Solo attestati per l'edizione 2017 della cerimonia di consegna delle benemerenze pubbliche assegnate dal comune di Lodi in occasione di San Bassiano, patrono della città e della diocesi.
Saranno consegnati il 19 gennaio alle associazioni attive in città che hanno dato un contributo alla vita sociale, culturale e sportiva del capoluogo. Per quest'anno si è deciso di non assegnare alcun attestato a persone singole, nè tanto meno le medaglie d'oro corrispondenti.
Nella decisione per la scelta delle realtà da premiare ha influito, oltre alle segnalazioni di comuni cittadini, il vaglio di un apposito comitato composto dal Regiù della Familia Ludesana, Paolo Caretta, dal presidente del Comitato Premio alla Bontà, Mario Uggé, dal presidente della Fondazione Banca Popolare di Lodi, Duccio Castellotti e dal direttore de “il Cittadino," Ferruccio Pallavera.
Così, giovedì prossimo al Teatro alle Vigne, saranno consegnati attestati all'Associazione Amici della Lirica “Giuseppina Strepponi”, per l’attività di promozione culturale in ambito musicale che svolge da 40 anni, tramite l’organizzazione di rappresentazioni liriche, concorsi e premi, che contribuiscono a mantenere vivo il ricordo della grande artista lodigiana, famoso soprano e moglie di Giuseppe Verdi; all'Atelier Chitarristico Laudense, per l’organizzazione della Stagione di Chitarra Classica che da 12 anni porta a esibirsi a Lodi artisti di fama internazionale e che ha reso la città un punto di riferimento per gli appassionati di tutta Italia, anche grazie all’attività di recupero, ri-pubblicazione e archiviazione di antichi manuali, volumi, partiture e manoscritti e alla valorizzazione dell’artigianato liuteristico; al Centro antiviolenza “La metà di niente”, per l’attività svolta nel campo dell’erogazione di servizi mirati e specialistici di contrasto alla violenza di genere, che dal 2010 hanno consentito a centinaia di donne di intraprendere percorsi di uscita dalla condizione di disagio e di acquisizione di autonomia economica, reinserimento sociale e ricostruzione familiare; al Centro di raccolta solidale per il diritto al cibo, per il progetto di recupero e ridistribuzione ai bisognosi di derrate alimentari, tramite una rete territoriale di oltre 50 strutture caritatevoli che prestano mensilmente assistenza a circa 2.000 famiglie in condizioni di disagio economico, promuovendo inoltre la cultura del contrasto allo spreco alimentare; al Collegio San Francesco dei Padri Barnabiti, per la collaborazione con la Fondazione Sicomoro che ha permesso di promuovere anche a Lodi, dal 2014, il progetto della “Scuola di seconda opportunità”, come efficace strumento contro la dispersione scolastica, favorendo il riavvicinamento all’apprendimento di ragazzi reduci da un fallimento scolastico, consolidandone l’autostima e aprendo prospettive di un positivo inserimento sociale; alla Cooperativa sociale “Sollicitudo”, per la capacità dimostrata in oltre 25 anni di promuovere i valori della solidarietà e della mutualità nello svolgimento dell’attività di impresa, creando opportunità occupazionali per circa 30 persone, di cui quasi la metà rappresentata da persone in situazione di svantaggio, che trovano nella Cooperativa un’occasione di effettiva riabilitazione sociale e di inserimento lavorativo; infine, all'Associazione Lodi Città Aperta, per l’organizzazione di iniziative che attraverso il coinvolgimento diretto e attivo dei giovani della città favoriscono l’approfondimento e la riflessione sul tema delle differenze di carattere generazionale, sessuale, etnico e religioso che anche nella comunità locale possono influire sulla quotidianità delle relazioni sociali, contribuendo a superare gli stereotipi ed i pregiudizi nei confronti di ciò che viene percepito come “diverso”.
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