«Sono stati anni intensi - esordisce Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia alle porte dell’Assemblea annuale - e sono contento dei risultati che con tutta la squadra di dirigenti abbiamo raggiunto in collaborazione con i presidenti di tutte le unioni lombarde. In questi anni ho accolto la responsabilità della Presidenza impegnandomi ogni giorno nell’ascolto delle problematiche degli agricoltori lombardi, cercando soluzioni condivise e un confronto continuo con le Istituzioni regionali».
Le sfide affrontate dal presidente Boselli sono state tante, come il contributo costante offerto a Regione Lombardia per definire i contenuti della Gestione della programmazione del Piano di Sviluppo Rurale dal 2007 al 2020: «Come Confagricoltura Lombardia siamo sempre stati a disposizione dell’Assessorato regionale all’Agricoltura per fornire spunti di riflessione sulle principali opportunità che i nostri agricoltori ed allevatori avrebbero potuto usufruire in tutti questi anni grazie alle risorse regionali e credo di aver rappresentato ad ogni assessore regionale le esigenze dei nostri associati con tempestività e competenze anche attraverso le professionalità del nostro ufficio tecnico e dei contributi delle realtà provinciali di tutta la regione»
Tra gli argomenti più importanti, oggetto di dibattito politico, si citano anche gli interventi di modifica della legge numero 31 del 2008: «Abbiamo lavorato molto per portare migliorie e proposte al testo unico normativo regionale per il settore primario - spiega il presidente di Confagricoltura Lombardia - e sono convinto che Regione Lombardia ha sempre trovato nella nostra Organizzazione sindacale un punto di riferimento onesto e competente. In questi anni, ho seguito da vicino la costituzione del Cor.Difesa, l’associazione nazionale di coordinamento dei consorzi di difesa di emanazione Confederale, ma anche il lancio delle associazioni di razza - sempre di emanazione confederale -, tra cui FRIS.ITAL.I. La riforma della legge sulla riproduzione animale e l’adeguamento del sistema allevatori alle normative europee ha portato ad un allargamento dei protagonisti della scena zootecnica e abbiamo contribuito a dar vita a nuovi “enti selezionatori”, che si sono affiancati alle associazioni nazionali di razza. Questa novità è stata una rivoluzione che nei prossimi anni modificherà il modo in cui vengono gestiti selezione e miglioramento genetico, ampliando le possibilità a disposizione dei professionisti della zootecnia e lasciando loro la facoltà di scegliere in libertà». Infine, l’emergenza Covid: «La pandemia ha modificato molte dinamiche di relazione e di rappresentanza e per questo motivo abbiamo lavorato molto per continuare la fondamentale attività di formazione anche in modalità “e-learning”, oltre ad essere in prima linea per aiutare le Istituzioni a sensibilizzare sull’importanza della vaccinazione ed offrire i nostri spazi per effettuare le operazioni vaccinali”.
Giunti al termine di questo mandato, che per motivi legati alla emergenza sanitaria si è prolungato di alcuni mesi, si procederà venerdì 16 aprile alle attività assembleari di Confagricoltura Lombardia durante le quali verranno eletti i tre coordinatori dei sindacati dei proprietari terrieri, affittuari e dell’impresa familiare e nominato il presidente regionale da parte del Consiglio direttivo.
«Auguro a tutti buon lavoro - ha concluso il presidente Antonio Boselli - nella convinzione che alla base del nostro ruolo di rappresentanza ci sia sempre il bene del settore primario e dei suoi protagonisti: gli agricoltori»
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