“Mente sana in corpo sano”. Lo dicevano gli antichi e con l’allungarsi dell’aspettativa di vita oggi più che mai ci si rende conto che la salute fisica va di pari passo con il benessere globale della persona e di conseguenza con la possibilità di un invecchiamento attivo.
Per beneficiare di questo stile di vita è importante considerare da un lato l’aspetto dell’esercizio fisico e del movimento, da effettuarsi con consapevolezza e in sicurezza. Dall’altro lato è fondamentale la strutturazione di una casa che diventi un ambiente favorevole al mantenimento delle autonomie e delle capacità in essere della persona, al pari di una vera e propria terapia.
Per questa ragione la Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno e il progetto S.I.L.V.E.R. hanno deciso di organizzare un incontro di approfondimento dal titolo “L’anziano: maneggiare con cura. Passo dopo passo”.
SI svolgerà giovedì 4 luglio dalle 17,30 alle 19 a Codogno, in via Vittorio Emanuele II, presso la Sala Santelli del Comune di Codogno, che patrocina l’evento.
Moderati da Roberta Ceretti, educatrice della Fondazione, interverranno anzitutto i fisioterapisti Chiara Macellari, Bianca Casarola, Francesco Medaglia ed Elena De Carli, con una relazione intitolata Benefici del movimento e promozione di uno stile di vita salutare.
A partire dalla loro esperienza e competenza spiegheranno come l’attività fisica ricopra un ruolo fondamentale quale fattore di prevenzione e protezione nei confronti dell’invecchiamento e non solo. Il perseguimento di uno stile di vita salutare e attivo è importante a tutte le età e assume rilevanza terapeutica nell’anziano. Il riconoscimento dei segni di affaticamento è alla base di un efficace piano riabilitativo volto al mantenimento di competenze motorie, cliniche e relazionali.
Al loro intervento seguirà intitolato Casa dolce casa: un ambiente a misura di anziano tenuto da Patrizia Fardello e Sonia Zoppi, educatrici della Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno. Cercheranno di descrivere una serie di strumenti e accorgimenti da seguire per fare in modo che la casa sia sicura, comoda da vivere e davvero a misura delle capacità di movimento e organizzativa della persona anziana che la occupa.
L’ambiente domestico rappresenta, infatti, una vera e propria terapia non farmacologica e permette di rallentare il progredire dell’invecchiamento, stimolare e supportare l’autonomia e migliorare la qualità̀della vita delle persone anziane. L’ambiente è da considerarsi parte integrante del percorso terapeutico-assistenziale dell’anziano, elemento imprescindibile all’interno di tutti i contesti di cura nonché risorsa per tutte le figure coinvolte nello human caring.
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