Il Texas ha il petrolio, la Pianura Padana ha l’acqua.
Cosa sia più importante dipende dai punti di vista, ma dopo un 2017 che si appresta a essere archiviato come uno dei più siccitosi degli ultimi 30 anni, sono sempre più strategiche le quotazioni della “linfa azzurra” che scorre nelle vene della terra fra le Alpi e il Po.
Per questo il Parco Adda Sud ha deciso di dedicare una pubblicazione con dati, mappe, dettagli e schede alle acque del sottosuolo fra Lodi e Cremona censendo oltre 60 tra fontanili e risorgive, il loro stato di salute, la fauna e la flora presenti.
Il volume sarà illustrato in un incontro pubblico mercoledì 22 novembre alle 18 nella sala consiliare del comune di Montanaso Lombardo (Lodi). Interverranno: Silverio Gori, Presidente del Parco Adda Sud, Vittorio Gargioni Sindaco di Montanaso Lombardo, Ferruccio Pallavera Direttore de “Il Cittadino”, Luca Bertoni Direttore del Parco Adda Sud e Riccardo Groppali consulente scientifico del Parco Adda Sud.
Il volume dal titolo “Fontanili e acque sorgive del Parco Regionale Adda Sud” è il risultato del lavoro di quattro autori: Riccardo Groppali, Silvia Ladina, Roberto Musumeci e Giancarlo Votta.
“Si tratta – spiega Silverio Gori, Presidente del Parco Adda Sud – di una ricerca fondamentale sullo stato dell’ambiente dei nostri territori, focalizzato su un elemento di particolare importanza come è l’acqua. Le risorgive e i fontanili sono gli eredi di quel paesaggio semi paludoso che una volta era la Pianura Padana e sono quindi una fotografia di come fino a poche centinaia di anni fa appariva la nostra campagna”.
Nella Lomellina del 1500, ad esempio - racconta il libro – si ricordano veri e propri “geyser” di acqua fredda, preannunciati da forti boati, che circa ogni sette anni uscivano improvvisamente dal terreno. Anche se i primi fontanili vennero realizzati molto prima, fra l’anno Mille e il 1100, quando iniziò anche la bonifica dei territori di pianura.
La ricerca del Parco Adda Sud, oltre a dare un quadro storico di riferimento analizza anche l’attività di queste polle d’acqua naturali e il grado di gestione dell’uomo (con il censimento di 77 manufatti fra tini di cemento, tini in legno, pareti in cemento, palificazioni in legno o in muratura), senza dimenticare la presenza di insetti, vegetali e animali, dai pesci agli uccelli, con un approfondimento su quelle specie “importate” che stanno colonizzando l’habitat fra Lodi e Cremona: dal gambero rosso della Lousiana alla nutria, dalla tartaruga dalle orecchie rosse al ratto di chiavica alla vongola asiatica.
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