"Sabato 12 Ottobre a Lodi si è tenuta una Marcia per la Pace partecipata da centinaia di persone accomunate sicuramente, in un periodo drammatico che dall’Ucraina alla Palestina vede morire ogni giorno vittime innocenti, dal desiderio di porre fine alle guerre che insanguinano il pianeta invocando politiche di Pace" scrive il coordinamento "Cittadini contro la guerra" di Lodi, che prosegue.
"Un desiderio necessario, comprensibile e legittimo che non può però, a nostro avviso, prescindere dalla capacità di andare oltre gli appelli generici e l’aspirazione meramente ideale scendendo sul piano dell’analisi della realtà, del confronto con le scelte che le Istituzioni operano nel concreto e con le azioni messe in campo da chi governa a vari livelli".
E' per questo che "Cittadini contro la guerra" crede "che invocare, giustamente, la Pace debba necessariamente accompagnarsi alla critica severa delle politiche belliciste perseguite da molti governi, della corsa al riarmo (con conseguente aumento delle spese militari) che, ovunque nel pianeta alimentano morte e distruzione. Occorre chiarezza nel dire senza indugi e ambiguità che occorre un immediato “Cessate il fuoco” in tutte le guerre in corso"
"Per questo - continua il sodalizio lodigiano - riteniamo importante e opportuno aderire alla Mobilitazione Nazionale del 26 Ottobre “Fermiamo le guerre” invitando alla massima partecipazione e rilanciandone anche localmente la piattaforma che facciamo interamente nostra. Basta con l’impunità, la complicità, l’inazione. Cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo".
Questo "per una conferenza di pace ONU, per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli all’autodeterminazione, per il riconoscimento dello stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia. Per la risoluzione non violenta delle guerre, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune. Per il disarmo, per vivere in pace, per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro, per i diritti e la democrazia"
Di qui l'invito: "Insieme per buttare fuori dalla storia tutte le guerre, le invasioni, le occupazioni, i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità, i genocidi, i terrorismi. No al riarmo, no all’aumento delle spese militari, no alla produzione e diffusione delle armi nucleari, no all’invio di armi ai paesi in guerra. Per il diritto a manifestare, contro il Ddl 1660 - IL TEMPO DELLA PACE E’ ORA".
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