Volge al termine il percorso formativo/informativo “L’anziano maneggiare con cura”, promosso dalla Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno in collaborazione con il progetto S.I.L.V.E.R. (Servizi Innovativi e Leggeri, Valorizzare Età e Relazioni), promosso da Azienda speciale Consortile Servizi Intercomunali insieme a una serie di partner e finanziato da Fondazione Cariplo.
Un ciclo di approfondimenti che puntava a creare conoscenze, suggerimenti ed abilità per arricchire la stagione della vita dell’età più avanzata e facilitare situazioni di maggior benessere.
L’ultima tappa di questo cammino guarda al tema della coscienza di sé e del proprio vissuto anche e fino alla fase finale di questo viaggio, un itinerario sorprendente, complesso, nel quale si succedono situazioni di gioia intima ed indicibile, ma anche di dolore e di dramma.
L’appuntamento è previsto per giovedì 10 ottobre dalle 17.30 alle 19.00 presso la Sala Santelli (nel Comune di Codogno, in via Vittorio Emanuela II.
Il titolo dell’evento “L’anziano: maneggiare con cura. Ricomincio da ME” e a moderarlo sarà Giovanni Grecchi, direttore generale Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno. Tre le relazioni previste.
La prima è “La Spiritualità dell’Uomo-Donna CHE INVECCHIANO” e il relatore sarà don Luca Grazzani, cappellano della Fondazione Opere Pie Riunite. Spiegherà come tutta la vita sia strapiena di doni e, anche quando alcuni doni cominciano a venir meno, ne rimangono sempre tantissimi e in questa nuova fase della vita si aprono spazi per ulteriori e doni speciali. Forse il dono più grande della Vecchiaia è avere più tempo per riflettere, per puntare gli occhi dall’esterno all’interno, rivedere la propria vita, riconciliarsi con eventuali storie difficili del passato, ringraziare per il dono della vita, spendere tempo nel donarsi agli altri in tutti quei servizi che ancora si possono fare, dare tempo alla preghiera, godersi la compagnia di Dio.
La seconda relatrice sarà Danila Zuffetti, esperta internazionale di medicina narrativa in cure palliative, oncologia e cronicità, che ha lanciato il progetto Caring Community. Si occuperà di ragionare sul tema “Cura e Accompagnamento al Fine Vita: il Valore dell'Ascolto e della Relazione nell'età avanzata”, ponendo l'accento sul ruolo centrale che le persone anziane svolgono all'interno della società, non solo come destinatari di cura, ma come portatrici di esperienze, saggezza e spiritualità. Le relazioni sociali, basate sull'ascolto e sulla narrazione, diventano fondamentali per riconoscere il valore dell'anziano e per creare un legame profondo tra generazioni.
Concluderà un intervento sul tema della demenza, che “non cancella la vita, ma la allarga”, tenuto da Federica Gottardi, psicologa e psicoterapeuta dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria. La specialista aiuterà i partecipanti a comprendere che gli effetti che la demenza esercita e la sofferenza che provoca sono legati alle modalità con le quali viene interpretata e accolta. La persona con demenza non è la sua malattia ma una persona con la sua storia, la sua individualità, i suoi sentimenti e le sue emozioni. Una persona con diritti, con una dignità che va rispettata e tutelata, in ogni fase della convivenza con la malattia. Perché anche quando la malattia cancella i ricordi, dilata i tempi e confonde gli spazi, molto della persona resta.
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