“Scarichi industriali in pubblica fognatura” (19 maggio), “Compilazione del modello di dichiarazione ambientale Mud” (21 maggio), “Bonifiche di siti contaminati in campo agricolo e gestione dei fanghi post-covid-19” (25 maggio), “Residui di produzione: opportunità e obblighi per una corretta gestione” (4 giugno): l’ufficio Ambiente ed Economia circolare della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi in questo periodo di emergenza è a fianco delle imprese con un calendario di webinar e assistenze individuali con esperti. Per maggiori informazioni e iscrizioni: www.milomb.camcom.it/ambiente.
Terra, materiali da costruzione, ferrosi e metallici ma anche fanghi derivanti da trattamenti di acque di fognature pubbliche e scorie di reazioni chimiche sono tra i rifiuti più prodotti dalle imprese del territorio.
Dalle dichiarazioni Mud 2019 emerge che sono 3 milioni e mezzo le tonnellate di rifiuti delle imprese (di cui 2,8 milioni a Milano, 487 mila a Monza Brianza e 231 mila a Lodi), il 13% pericolosi (11,2% a Milano, 14,2% a Monza Brianza, 30,2% a Lodi). Rispetto all’anno precedente la quantità totale prodotta cresce in media del 15,4% (+16,8% Milano, +22,4% Monza Brianza, -9,1% Lodi).
In aumento anche i rifiuti sottoposti a trattamenti di recupero (in media la percentuale supera il 90%): a Milano passa dal 90,94% dei dati 2018 al 92,59% del 2019 (era 88,05% al 2016), a Lodi va dal 97,6% del 2018 al 98,13% del 2019, mentre si registra un calo a Monza Brianza (da 81,58% a 71,46%). Le imprese che ne producono la maggiore quantità sono le attività di risanamento, di costruzioni, quelle che si occupano di fabbricazione di metalli, di prodotti chimici e farmaceutici. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati MUD (dichiarazioni 2008-2019).
C’è tempo fino al prossimo 30 giugno per la presentazione del MUD, il Modello Unico di Dichiarazione ambientale. Il Mud permette il monitoraggio dei rifiuti prodotti dalle attività economiche e di quelli raccolti dai Comuni, smaltiti o avviati al recupero nell'anno precedente la dichiarazione. Sono tenuti alla compilazione le imprese che producono rifiuti pericolosi e le imprese o enti con più di 10 dipendenti che producono rifiuti pericolosi e non pericolosi, escluse aziende agricole, parrucchieri, estetisti e tatuatori. L’invio è solo telematico. A seguito del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18, il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione quest’anno è stato rinviato al 30 giugno. Per maggiori informazioni: www.milomb.camcom.it/ambiente.
I rifiuti prodotti “di più” dalle imprese
Milano. Su un totale di 2,8 milioni di tonnellate, la terra da scavo è il rifiuto più prodotto (28,9%), seguono i rifiuti di minerali naturali (14%) e quelli misti della costruzione (11%), i frammenti di metallo ferroso (7,5%), i fanghi da trattamento di acque di fognature (4,8%), gli imballaggi compositi (3,9%), e le scorie di reazioni chimiche (3,2%). Le attività di risanamento (31,9% del totale) e l’ingegneria civile (13%) sono i settori che producono la maggior quantità di rifiuti.
Monza Brianza. Su 487 tonnellate di rifiuti il 16,9% è costituito da terra, il 16,2% da frammenti di metallo ferroso, l’8% circa da imballaggi compositi e da altri materiali misti e indifferenziati, il 5,3% da scorie di reazioni chimiche e il 4,7% da fanghi derivanti da processi industriali. La fabbricazione di prodotti in metallo è l’attività che produce più rifiuti (18,9%) seguita dal trasporto terrestre (15,6%).
Lodi. La quantità di rifiuti è di 231 mila tonnellate: i più prodotti sono scorie di reazioni chimiche (14,4%), fanghi e rifiuti liquidi derivanti da operazioni di trattamento dei rifiuti (8,6%) e di acque di fognature pubbliche (7,3%), rifiuti di cemento, mattoni e gesso (6,3%). La fabbricazione di prodotti chimici (16,2%) e farmaceutici (15,6%) sono le attività che producono la maggior quantità di rifiuti.
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