Con il patrocinio del comune di Lerici, nell' incantevole cornice di Tellaro, chi meglio dell’artista Carlo Bacci può descrivere lo spirito della mostra:
“Dedico questa mia personale alle nostre radici terrestri e marine.
Ai nostri antenati che hanno vissuto, combattuto e difeso una lingua di terra, non definita dalle cartine geografiche, che si estende dal mar Ligure all'Appennino Tosco Emiliano alle Alpi Apuane: i Liguri Apuani.
Zappe, forconi, vanghe e pennati sono i protagonisti della parte terrestre della mostra.
Gli oggetti della tradizione contadina, da sempre presenti nelle mie opere, consumati dall'usura e dal tempo, passano da oggetto a soggetto, diventando i veri protagonisti della mostra.
Come una sorta di suggestione fanciullesca, le sculture diventano una compagine.
Alte, slanciate e fiere raccolgono l'essenza della tenacia del Ligure Apuano, fino ad evocare le statue stele della Lunigiana.
La parte marina della mostra è raccontata sulle tele dal mio mare verticale, una sorta di extraterrestre primitivo, pescioide, con gambe e due bocche che si trasformano di volta in volta a seconda di quello che vogliono raccontare.
Questo mare verticale, che chiamo Forma da più di 20 anni, si muove nel tempo e nello spazio con me, è la sintesi del rapporto tra il territorio e chi lo abita.”
Carlo Bacci
Oratorio ‘n Selàa, Tellaro (SP) dal 3 al 31 luglio 2021 - Introduce Alessandro Brizzi - Inaugurazione sabato 3 luglio alle 21,00 - Orario di apertura della mostra 21-24
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