Ritrovare nello spazio del nulla la profondità del proprio destino.

E’ lo spirito che sottende la mostra collettiva con la quale si chiude la stagione 2016-2017 della galleria ‘Immagini, Spazio, Arte’ di via Beltrami a Cremona.

Lo ha spiegato il critico d’arte Gianluigi Guarneri illustrando al pubblico cremonese la mostra delle opere dei dieci artisti italiani scelti per concludere la stagione.

La rassegna si apre con le opere del veronese Gianfranco Guidolin, delle sculture polimateriche alle quali sono abbinate poesie ed aforismi che stimolano lo spettatore ad interrogarsi sui grandi temi della vita e dell’esistenza.

Con il lodigiano Tino Bracchi si entra in una esperienza artistica che, grazie al recupero e alla valorizzazione simbolica di oggetti ordinari, spesso in disuso, consente di cogliere il senso più profondo delle cose che ci circondano.

La bresciana Elena Borboni manifesta la sua predilezione per la natura ed i fiori in particolare con due dipinti che colpiscono immediatamente lo spettatore in virtù delle scelte cromatiche con le quali l’artista descrive le essenze floreali.

Ha trascorso otto anni nei deserti del nord Africa il bergamasco Giacomo Valentini; la sua esperienza traspare dalle due opere proposte al pubblico cremonese; descrivono paesaggi serali dove la luna sembra parlare con la donna, colta in momenti particolari della sua esistenza.

La reggiana Antea Pirondini, già nota ed apprezzata a livello nazionale, ci stupisce con i suoi due dipinti dedicati ai fiori; li descrive con pennellate sofferte che rivelano l’intima tensione con la quale l’artista si confronta con le sue opere.

Ecco poi i dipinti geometrici del ravennate Paolo Remondini; qui i colori sono scelti in maniera opportuna per mettere in risalto le figure descritte, con i rimandi simbolici che ad esse sono affidati.

La bolognese Silvana Mascioli colpisce lo spettatore con due opere dagli evidenti accenni astratti, attraverso i quali l’artista vuole immergerci in un universo del tutto nuovo.

Con il casalino Ermanno Peviani si entra in maniera evidente nello scenario della pittura informale, dove immagini e sensazioni si fondono con la forza comunicativa del colore, realtà in grado di dar voce ai pensieri più intimi ed intensi dell’artista.

Sulla stessa lunghezza d’onda, ma con modalità e mezzi espressivi diversi, si muove la proposta artistica del faentino Franco Minardi che, a Cremona, propone due opere di indubbio fascino in grado di catturare l’attenzione dello spettatore.

La mostra si chiude con i tre dipinti della torinese Giovanna Melone; architetto, ha dedicato la sua esistenza all’arte ed alla poesia, quella poesia che promana anche dalle opere offerte alla sensibilità dello spettatore cremonese.

La collettiva allestita nelle sale di ‘Immagini, Spazio, Arte’ di via Beltrami a Cremona resterà a disposizione del pubblico fino a sabato, 16 luglio.