Giovedì 4 luglio la Fondazione Banca Popolare di Lodi presenta, giovedì 4 luglio alle ore 18, la mostra dell’artista Franco Vasconi, Figura e Nuova Visione, che riprende, ampliandola, quella presentata da Luca Pietro Nicoletti e Stefano Cortina nel 2017 a Milano presso lo Spazio Eventi di Palazzo Pirelli.
La mostra si presenta come una completa antologica che, nella selezione di una sessantina di opere tra dipinti, disegni e sculture, offre tutte le tematiche svolte dall’Artista protagonista della scena nazionale dagli anni ’50.
Franco Vasconi nasce a Spigno Monferrato nel 1920 e muore a Milano nel 2014. Negli anni 30 studia a Milano, presso la Scuola d’Arte Cristiana Beato Angelico e la Scuola degli Artefici di Brera. La sua attività artistica si è sviluppata attraverso la pittura, la scultura, la scenografia, l’opera grafica.
Dalle prime riflessioni sulla pittura di carattere realistico (La Preghiera del ’45), legate al clima culturale piemontese e lombardo, passando attraverso il confronto con la materia e la natura, nella vicinanza con Ennio Morlotti, l’artista approda, negli anni ’60, ad un segno pittorico maturo fondato su una meditazione delle avanguardie storiche (Futurismo) sempre rivissute e relazionate alle tematiche del presente, della natura e della centralità delle vicende umane.
Vasconi è stato protagonista di un contesto del sistema artistico milanese in cui la geografia di gallerie connota un certo profilo non solo di stile ma di gusto e di collezionismo. Entro il capoluogo lombardo, dove stabilisce la propria dimora nel 1955, pur avendo qui in precedenza compiuto il proprio percorso formativo, egli gravita a lungo intorno alla galleria di Renzo Cortina, e parte della critica che si occupa di lui è proprio quella, specie fra la fine dei Sessanta e tutti gli anni Ottanta, che è di casa presso la Libreria Internazionale Cavour e il relativo spazio espositivo: Franco Passoni, Roberto Sanesi e Dino Buzzati.
Tra le principali opere realizzate in ambito pubblico e privato si segnalano: “Crocefissione”, affresco realizzato nella chiesa parrocchiale di Roe di Sedico del ‘75, l’affresco “Omaggio alla libertà” realizzato nel ‘76 a Seregno, il grande affresco “Cavalli” del 1983 nel palazzo del Principe Bandar in Arabia Saudita a Riad e il mosaico nella cappella Battesimale della Chiesa di Santa Maria del Rosario a Milano del ’95, di cui nella mostra si espongono alcuni dei grandi cartoni preparatori, che concludono idealmente un percorso di passione artistica e vitalità.
Durante la sua lunga e appassionata attività, ha presentato le sue opere in numerose mostre personali e collettive. Tra i numerosi riconoscimenti, nel 1972, ha avuto dal Comune di Milano l’Ambrogino d’oro. Tra le sue opere più suggestive i temi ricorrenti sono i “cavalli”, le “evasioni” ,gli “omaggi alla libertà”, le “architetture”, i “ricordi d’estate” nonché i soggetti di carattere sportivo e religioso.
Numerosi sono stati i contributi critici alla lettura dell’opera di Vasconi, tra questi si segnalano quelli di, Maurizio Bernardi, Leonardo Borghese, Dino Buzzati, Franco Cajani, Gianluigi Colin, Raffaele De Grada, Nino Delnatta, Mario De Michelis, Enzo Fabiani, Sebastiano Grasso, Roberto Guiducci, Ermanno Krumm, Gabriele Mandel, Giuseppe Marchiori, Ennio Morlotti, Carlo Munari, Luca Pietro Nicoletti, Franco Passoni, Piero Rombi, Alberico Sala, Roberto Sanesi, Marcello Venturoli, Valerio Vigorelli, Dino Villani.
In sala è disponibile gratuitamente il catalogo con testi di Stefano Cortina e Luca Pietro Nicoletti.
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