Resta sempre fedele al suo primo amore – gli splendidi panorami che si possono ammirare sulle colline piacentine e lungo la Trebbia – la pittura di Luigi Carini.
Piacentino, sin da giovane ha coltivato la sua passione per l’arte, diventando occupazione preminente al termine della sua attività lavorativa.
Con pennelli e colori – ultimamente anche con la spatola – Carini riesce a rendere ancor più accattivanti gli scorci più suggestivi dell’ambiente naturale e di quello toccato con mano sapiente dall’uomo.
Lo ha ribadito a Cremona, nei locali di ‘Immagini, Spazio, Arte’ di via Beltrami – dove è allestita in questi giorni la sua personale – il critico d’arte Gianluigi Guarneri, nel corso della presentazione della mostra al pubblico cremonese.
Nelle opere dell’artista piacentino è proprio la natura la protagonista assoluta dei suoi dipinti.
La presenza dell’uomo è solo intuita: “D’altra parte – osserva l’artista – non c’è bisogno di rappresentarlo, basta osservarne il frutto del suo intervento”.
E come si presenta la ‘mano dell’uomo’ ?
Come una sapiente collaborazione al disegno imperscrutabile della natura stessa, capace di trasformare in ‘bello’ anche l’intervento meno efficace.
Così, non resta che lasciarsi condurre – nel silenzio operoso della natura – alla scoperta dei panorami più suggestivi che rincuorano l’animo umano.
E’ questo lo spirito con il quale occorre avvicinarsi alle opere di Luigi Carini che, anche quando descrive un vecchio casello autostradale dismesso, è in grado di suscitare nostalgia per un’opera umana che ha infranto lo stupore della natura.
La personal dell’artista piacentino, allestita nei locali di ‘Immagini, Spazio, Arte’ di via Beltrami a Cremona resterà a disposizione dei visitatori fino a sabato, 27 maggio.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...