Si muove tra visioni concrete e letture astratte la mostra collettiva allestita in questi giorni nei locali di ‘Immagini, Spazio, Arte’ di via Beltrami a Cremona.
A tenere assieme le une e le altre l’uso sapiente del colore.
Lo ha ribadito nel suo intervento il critico d’arte Gianluigi Guarneri illustrando al pubblico non solo cremonese la collettiva d’arte contemporanea.
Ad aprirla le opere della brianzola Chiara Maria Rossetti, due dipinti che rileggono in chiave astratta le metropoli nelle quali viviamo.
Sono più vicine alla lezione informale le due opere del trevigiano Vincenzo Vanin, caratterizzate da tracce intense di colori, fuse tra loro da immagini oniriche.
Il perugino Gilberto Miceli, in arte Yez, ama dipingere minuziose ed articolate descrizioni del mondo reale, rappresentate con immagini che sembrano rimandare alle tecnologie che hanno generato la rivoluzione informatica.
La bresciana Claudia Marconi, dopo una prima esperienza legata alla pittura classica, si è ritagliata un suo universo comunicativo fatto di colori che si stagliano con evidenza su fondi scuri; ne emergono quadri accattivanti.
L’altro bresciano Sergio De Leo ha fatto del movimento circolare sulla tela la caratteristica dominante dei suoi dipinti, nei quali i colori giocano un ruolo essenziale nel descrivere sensazioni.
Il marchigiano Timoteo Sceverti preferisce esprimere la sua sensibilità artistica su tele dalle dimensioni allungate, quasi a voler cogliere l’universo intero nel suo dipanarsi a trecentosessanta gradi.
E’ ancora bresciano, Giovanni Lamberti, noto a livello nazionale con lo pseudonimo di Le Rond, a muoversi questa volta in verticale per comunicare la sua visione della realtà e le impressioni che ne ricava.
Irene Albano, attiva a Matera, inserisce in opere polimateriche elementi concreti che sembrano fondersi con le cromie scelte per dare espressione ai suoi pensieri.
Il pisano Giovanni Bilo trasfigura, grazie al colore, immagini che si riferiscono alla vita concreta di tutti i giorni, avvolte tra loro in un legame che appare inestricabile.
Ancora più esplicito è il rimando alla concretezza della vita ordinaria la pittura del lucano Donato Rizzi che ricava immagini di sicuro rimando astratto da oggetti semplici e quotidiani.
Questo singolare rapporto è stato al centro dell’intervento di Angelo Rescaglio, noto esponente degli ambienti culturali cremonesi, con il quale si è chiusa la presentazione della collettiva.
La mostra, allestita nelle sale di ‘Immagini, Spazio, Arte’ di via Beltrami a Cremona resterà a disposizione dei visitatori fino a sabato, 29 aprile.
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