Arrivare a raccogliere un milione di firme entro dicembre: è ambiziosa la campagna "My voice, my choice" - la mia voce, la mia scelta - promossa a livello europeo per assicurare un aborto sicuro e accessibile a tutte le donne che lo richiedono.
Lo ha ribadito Alice Spaccini, coordinatrice in Lombardia della campagna sostenuta da diverse associazioni riunite nel movimento paneuropeo "My voice, my choice", intervenuta ieri sera a Lodi, nella sala Antonella Granata della biblioteca comunale di via Solferino, nell'incontro promosso dalla cellula cittadina dell'associazione Luca Coscioni.
Attualmente, sono state già raccolte - via online o in forma cartacea - ben 830 mila firme e per raggiungere l'obiettivo prefisso manca poco, ma si riduce anche il tempo a disposizione.
Così, la Spaccini ha invitato i rappresentanti locali dell'associazione Luca Coscioni a mobilitarsi per informare i lodigiani di questa campagna in atto dall'aprile scorso.
Le firme raccolte nel nostro Paese si aggiungeranno, poi, a quelle raccolte nelle altre realtà della Comunità Europea dove è consentito l'aborto per essere presentate poi alla Commissione Europea che se ne occupa.
Se la campagna passerà il giudizio della Commissione e del Parlamento Europeo, sarà possibile istituire un Fondo al quale potranno accedere le donne per assicurarsi una interruzione di gravidanza sicura e gratuita.
Perchè questa trafila lunga e difficile ?
Lo ha spiegato Sara Martelli, portando gli ultimi dati a disposizione in Lombardia sull'interruzione di gravidanza e sui problemi emersi in questi anni nell'accesso delle donne a quanto consentito nel nostro Paese dalla Legge 194.
Sono state oltre 15 mila l'anno scorso le interruzioni assicurate nelle strutture pubbliche e private convenzionate, vuoi in forma chirurgica vuoi in forma farmacologica; si tratta di un numero sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti, ma le prassi burocratiche da seguire non sono sempre accessibili.
E' per questo che è nata la campagna europea "My voice, my choice", come nuova opportunità per consentire alle donne che lo richiedono di avere una interruzione di gravidanza sicura e gratuita.
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