Fa un certo effetto la notizia, comunicata da palazzo Broletto, che il comune di Lodi ha approvato l’aggiornamento per il triennio 2017/2019 del Piano di Prevenzione della Corruzione del Comune di Lodi.
Il documento è disponibile per la consultazione nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito internet del Comune (www.comune.lodi.it) ed è stato trasmesso per conoscenza a tutti i dirigenti dell’ente, al Nucleo di Valutazione, ai Revisori dei Conti ed all’Ufficio Territoriale di Governo.
La bozza del Piano, predisposta (avvalendosi della collaborazione di tutti i dirigenti) dal segretario generale Silvio Masullo in qualità di Responsabile per la Prevenzione della Corruzione, è stata oggetto di pubblicazione tra il 23 gennaio ed il 3 febbraio ed è stata segnalata con apposita comunicazione alle organizzazioni sindacali, agli ordini professionali, alle associazioni di categoria e al Nucleo di Valutazione del Comune, al fine di ricevere contributi e suggerimenti.
A tale proposito, sono state depositate tre osservazioni, avanzate a nome del Movimento 5 Stelle di Lodi.
1) Proposta di dotare il Responsabile della Prevenzione della Corruzione di “una struttura organizzativa di supporto adeguata, anche attraverso la costituzione di un apposito ufficio”: al riguardo, si osserva che la struttura che si occupa di prevenzione della corruzione risulta formata, in aggiunta al responsabile della prevenzione (individuato nella figura del Segretario generale), da altro dipendente del Comune, con titolo di avvocato e qualifica di funzionario preposto all’ufficio speciale controlli interni, anticorruzione e trasparenza. Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione, in caso di particolari e specifiche necessità, si avvale inoltre della collaborazione dei dirigenti e/o funzionari dell’ente.
2) Richiamo al rispetto del principio di “separazione tra organi di indirizzo politico e organi gestionali” e necessità di motivare, in caso di incarichi di studio, ricerca e consulenza, l’assenza di professionalità interne con trasmissione degli atti di affidamento al Responsabile Prevenzione Corruzione: in proposito si evidenzia che la separazione tra organi di indirizzo politico e organi gestionali, come peraltro sottolineato dal firmatario delle osservazioni, è un principio consolidato dell’ordinamento giuridico, che deve essere rispettato dagli interessati. Si può cogliere l’occasione di ribadirne i contenuti nel corso delle attività formative, che saranno programmate nel corso dell’anno. Peraltro tale distinzione risulta esplicitata nel piano in relazione al “meccanismo di controllo delle decisioni”. La verifica preventiva e motivata sull’assenza di professionalità all’interno dell’ente, nel caso di conferimento di incarichi di studio, ricerca e consulenza, era già prevista all’interno del piano del triennio 2016-2018. Viene confermata nel presente piano, con la previsione di una circolare a firma del responsabile della prevenzione della corruzione da trasmettere agli uffici. Saranno effettuate delle verifiche a campione sulla concreta attuazione della stessa, non ritenendo utile la trasmissione al Responsabile Prevenzione Corruzione di tutti gli atti di affidamento.
3) Proposta di prevedere la “pubblicazione sul web del monitoraggio dei tempi procedimentali”. Il Comune ha nominato il segretario generale, che svolge le funzioni di Responsabile Prevenzione Corruzione, autorità sostitutiva in caso di inerzia del titolare nella conclusione dei procedimenti amministrativi. Allo stesso non è pervenuta nessuna richiesta di intervento, anche riguardo alle attività dello Sportello Unico Attività Produttive e dello Sportello Unico Edilizia, che risultano disciplinati da specifiche normative. In ogni caso si coglie l’occasione per prevedere dei monitoraggi a campione, i cui risultati saranno pubblicati sul web.
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