I Carabinieri al termine di un’attività d’indagine hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Lodi sei stranieri, tutti di etnia “rom”, in parte ospiti presso la cascina Belfuggito e in parte provenienti dalla limitrofa provincia pavese, perché resisi responsabili di una brutale aggressione fisica nei confronti di una coppia di loro connazionali e conoscenti.

Il grave episodio di violenza gratuita ha avuto luogo il primo pomeriggio del 29 ottobre a Sant’Angelo Lodigiano, dove il “branco” ha raggiunto il 44enne C.V. e la moglie 29enne B.E., rivolgendogli una richiesta estorsiva per continuare a vivere in quel comune.

Fatto sta che, al diniego dell’uomo di sottostare al ricatto, è scattata una spedizione punitiva, composta da sei persone, che si sono accanite contro C.V. a calci e pugni provocandogli la deformità degli zigomi, un edema all’occhio destro e la deformità del naso.

Le indagini dei carabinieri, scattate subito dopo aver ricevuto la denuncia di aggressione, si sono immediatamente indirizzate verso alcuni abitanti alla Belfuggito, grazie alle indicazioni fornite dalla parte offesa ma, soprattutto, in ragione della conoscenza che i militari di Sant’Angelo hanno del territorio e dei soggetti.

In poco tempo sono quindi riusciti a raccogliere precisi elementi probatori che hanno consentito di formulare inconfutabili accuse contro sei pregiudicati rumeni, identificati come gli aggressori, ovvero, il 45enne S.G di Chignolo Po, il 33enne S.D. di Villanterio, il 23enne M.M. di Sant’Angelo, il 26enne I.M. senza fissa dimora, il 18enne V.L. di Sant’Angelo e il 21enne D.M., come gli altri di Sant’Angelo, domiciliato nella cascina Belfuggito, a carico dei quali pende la grave accusa di concorso in estorsione e di lesioni personali aggravate.