Nella serata di ieri personale della Polizia di Stato di Pavia è intervenuto in un appartamento dove era stata segnalata una lite.
Agli agenti intervenuti la richiedente lamentava l’atteggiamento aggressivo che il proprio figlio, B.F. di 54 anni, teneva nei suoi confronti e in quelli della sua compagna, G.D. di 51 anni.
L’uomo in passato si era già reso responsabile di analoghi episodi di violenza sulla compagna; ora presentava evidenti lividi al volto, al collo e agli arti inferiori. L’aggressore, resosi conto che era stato richiesto l’intervento del 118, invitava con modi bruschi la donna a lasciare l’appartamento, e mentre minacciava i poliziotti che cercavano di calmarlo colpiva con un calcio la donna.
A seguito di ciò, gli agenti immobilizzavano l’uomo; questi, anche di fronte all’equipaggio di una seconda Volante intervenuta, continuava ad atteggiarsi in modo aggressivo, cercando di colpire gli operanti con calci, ingiuriandoli e minacciandoli di morte.
Invitato a seguire gli agenti in Questura, continuava a dare in escandescenze, sbattendo la testa contro una parete, tanto da procurarsi escoriazioni al volto e lacerazioni alla bocca, e al momento in cui gli agenti intervenivano per evitare che potesse commettere ulteriori atti autolesionistici, B.F. si opponeva fisicamente, procurando ad un agente contusioni ad una mano e colpendo un altro con un calcio ad una gamba, sempre continuando ad oltraggiare gli agenti che cercavano di contenerlo.
B.F., che è risultato già essere sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla compagna disposta dal Tribunale di Pavia, è stato arrestato.
Oggi si è svolta l’udienza n trbnale, rinviata in data 23 gennaio: è stato convalidato l’arresto e disposta la custodia cautelare in carcere.
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