Lunedì, 23 gennaio, vennero aggrediti in casa da tre persone che, dopo averli bloccati con fascette e nastro adesivo, li minacciarono e li malmenarono.
Si tratta dei due coniugi sessantenni, residenti nel nuovo quartiere di Spina Verde a Lodi, ad un passo dal Tribunale della città.
A più di quattro mesi dai fatti, la Squadra Mobile della Questura di Lodi sarebbe riuscita a risalire all'identità dell'intera banda che avrebbe messo a segno l'aggressione a scopo di rapina.
Si tratta di cinque persone, una delle quali residente nel Lodigiano, di varia nazionalità: italiani, romeni e albanesi.
In quella occasione la banda riuscì a impadronirsi di 20 mila euro in contanti, gioielli ed altri preziosi, conservati nella cassaforte di casa.
Per tre di loro è scattata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari; gli altri due risultano semplicemente indagati.
Gli agenti sarebbero riusciti a risalire ai cinque grazie alla protesi alla tibia di uno dei tre aggressori, un albanese; l'apparato gli era stato applicato a Torino.
Identificato, l'uomo ha poi condotto all'intera banda.
Ora sono a disposizione dei magistrati lodigiani.
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