Regione Lombardia sostiene le produzioni agricole ottenute con tecniche di coltivazione convenzionali o innovative, gli orti pubblici urbani attrezzati, le coperture verdi degli edifici e la realizzazione di infrastrutture verdi multifunzionali negli insediamenti urbani, dell’area metropolitana e periurbani, al fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, di rigenerazione urbana, di risparmio energetico, resilienza ai cambiamenti climatici e incremento del tasso di approvvigionamento degli alimenti a “chilometro zero”.

Regione Lombardia riconosce il ruolo economico, sociale, ambientale e culturale delle aree agricole periurbane e dell’agricoltura che vi si esercita, anche potenziando e sostenendo l’agricoltura di prossimità e le filiere corte, la conservazione e la ricostituzione del paesaggio e della biodiversità e l’esercizio di attività didattiche e ricreative.

Con riferimento alle finalità della presente legge, si definiscono “vertical farming o agricoltura verticale” i sistemi di coltivazione agricola in camere di crescita chiuse a controllo ambientale totale, in assenza di terreno e in assenza di luce naturale, sviluppate su moduli verticali sovrapposti, sfruttando la combinazione di tecniche quali, ad esempio, l’acquaponica, l’idroponica o l’aeroponica; “vertical farm o fattoria verticale” le strutture in cui  si realizzano sistemi di  coltivazione che possono essere ubicate presso edici esistenti anche attraverso interventi di rigenerazione urbana, in aree interne al tessuto urbano consolidato, oltre che in aree agricole, destinate alla produzione e alla prima lavorazione e al confezionamento dei prodotti agricoli; “coperture o tetti verdi” le coperture vegetali realizzate sui tetti o sulle pareti degli edifici costituite da specie erbacee, arboree o arbustive destinate a scopi alimentari e/o ornamentali, nonché nalizzate al miglioramento dell’isolamento termico, al risparmio energetico e al potenziamento della sostenibilità ambientale; “infrastrutture verdi multifunzionali” gli interventi di forestazione urbana o per la realizzazione di sistemi verdi misti finalizzati all’implementazione di un ecosistema urbano sostenibile mediante l’interconnessione tra verde e costruito; “orti urbani pubblici attrezzati” i tasselli verdi all'interno dell'agglomerato cittadino o nelle aree periferiche, delle città che contribuiscono al recupero di aree abbandonate o sottoutilizzate, configurandosi quali innovativi elementi del paesaggio urbano contemporaneo, attrezzati con impianto fisso di irrigazione, locale ricovero attrezzi ed eventuali recinzioni o altre pertinenze necessarie.

Infine, Regione Lombardia definisce le “aree agricole periurbane” quelle caratterizzate dalla prossimità al tessuto urbano consolidato, che svolgono funzione di filtro con le aree urbanizzate.

Le aree agricole periurbane sono preferibilmente destinate alle attività agricole compatibili con la prossimità all’edificato. Nel rispetto della normativa di tutela dell’ambiente e della salute pubblica, l’insediamento delle fattorie verticali e delle attività di coltivazione che in esse si realizzano è compatibile con tutte le destinazioni d'uso urbanistiche previste dalla normativa vigente.

I comuni con delibera di consiglio possono individuare gli ambiti territoriali esclusi dall’applicazione della presente norma.

La realizzazione di coperture o tetti verdi, delle infrastrutture verdi multifunzionali e degli orti urbani pubblici attrezzati, implementando il sistema del verde urbano e la produzione di servizi ecosistemici, concorre al fabbisogno delle dotazioni per servizi in misura compresa tra un minimo del 5% e un massimo del 10%. I comuni adeguano il Piano dei Servizi determinandosi in ordine alle percentuali entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge.