Corsi di formazione per agrieducatori, lezioni per diventare tutor aziendali, un percorso di qualificazione per fundraiser. Ma anche l’alfabetizzazione in ambito energetico delle famiglie fragili e la creazione a Lodi, negli spazi di Sanfereorto, di un punto di contatto, chiamato Porta, che consente ai cittadini di trovare ascolto, sostegno e consigli.
Sono solo alcuni dei risultati ottenuti nel primo anno di attività dal progetto Agriculture Sociali 3.0, nato per mitigare gli effetti economici della pandemia e offrire spazi di formazione e di occupazione nella filiera agroalimentare anche alle persone vulnerabili.
Il progetto è nato su impulso della Fondazione Comunitaria di Lodi, in sinergia con l’Ufficio di Piano dell’Ambito di Lodi ed è sostenuto da Fondazione Cariplo, Intesa San Paolo e Fondazione Peppino Vismara, che hanno messo a disposizione risorse per 363mila euro. Una somma che adesso è necessario implementare per potenziare i risultati e il coinvolgimento sul territorio.
L’attività di raccolta fondi è appena stata avviata e coinvolgerà il territorio con l’obiettivo di aprirsi a nuove collaborazioni e cercare altri sostenitori per portare avanti una serie di progetti ambiziosi.
L’idea di raccogliere fondi e ampliare il raggio di azione nasce anche dalla consapevolezza che nel corso del 2023 dall’esperienza di AgriCulture Sociali 3.0 sono già derivate diverse iniziative. Ad esempio, è stato lanciato il progetto Casomai, che punta a sostenere formazione e occupazione per ospiti dei Cas e persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria. Poi è anche partito il progetto Laus Flora, che trasformerà una serra dismessa vicino al cimitero di Lodi Vecchio in un vivaio dove accogliere e far lavorare le persone con disabilità. E c’è stato il primo Festival Uniamo dedicato all’inclusione nel mondo agricolo e zootecnico e organizzato in collaborazione con il Polo di Veterinaria dell’Università Statale di Milano.
Per non parlare del Community Truck, che ha iniziato a muoversi in tutto il territorio per portare i prodotti dell’agricoltura sociale nei comuni dove non esistono esercizi commerciali ma anche per incontrare i lodigiani, raccogliere richieste di aiuto e diffondere le iniziative e i prodotti della rete di agricoltura sociale.
Ma come si fa a sostenere il progetto e a fare donazioni? Bisogna usare l’Iban IT24C0503420302000000003822 attivato sul conto della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi onlus inserendo la causale AgriCulture Sociali 3.1.
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