Smantellato dai carabinieri un traffico illegale di anabolizzanti, utilizzati dagli utenti delle palestre di mezza Italia.

L'indagine è partita dal Trentino, dove esperti del settore hanno notato il decesso per tumori riferibili all'uso di anabolizzanti nei frequentatori di alcune palestre.

I Carabinieri, grazie alla collaborazione dei colleghi del Nas di Roma e di Milano, sarebbero riusciti a risalire ad un personal trainer che aveva seguito i giovani deceduti.

Da lui sarebbero poi arrivati ad un coppia romana che, dalla capitale, inviava i pacchi contenenti gli anabolizzanti via posta, sotto false generalità; all'invio dei pacchi si sarebbero poi aggiunti spedizionieri da Milano.  

Al termine delle indagini, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trento ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare, contestando agli indagati il reato di traffico illegale di anabolizzanti in concorso, eseguite dai militari.

Complessivamente, la rete sarebbe stata in grado di inviare almeno 250 pacchi al mese per un introito mensile che si sarebbe aggirata sui 60 mila euro.