Sebbene l'agroalimentare non abbia mai chiuso, anche questo settore ha sofferto le conseguenze del Covid.
È quanto emerso oggi a Lodi, nella sede della Camera di Commercio, durante la presentazione dei dati del settore agroalimentare in Lombardi nel primo semestre dell'anno.
Dopo i saluti di Luca Bertoni, consigliere in Camera di Commercio, e del presidente regionale Giandomenico Auricchio, la parola è passata a Chiara Mazzocchi dell'Università di Milano che ha illustrato i dati raccolti dai ricercatori milanesi.
In generale il settore agroalimentare ha registrato dati in negativo, anche se contenuti rispetto ad altri settori produttivi.
Si sono salvati l'ambito delle conserve e del pollame, mentre latte, carni rosse e cereali hanno scontato la riduzione dei consumi in particolare nel settore della ristorazione.
Le aspettative per il futuro sono comunque buone, Covid permettendo.
"In questo periodo i consumatori hanno riscoperto i produttori locali" ha evidenziato Antonio Boselli presidente di Confagricoltura Lombardia, rilevando come le aziende produttive sono riuscite ad inventarsi anche canali distributivi alternativi.
Alla presentazione sono intervenuti anche i rappresentanti di Coldiretti e Cia, mentre le conclusioni sono state affidate all'assessore regionale Fabio Rolfi.
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