Avrebbero ottenuto dalle banche fondi per cinque milioni di euro, quattro dei quali garantiti dallo Stato, a sostegno delle loro imprese.

Secondo la Guardia di Finanza di Milano, che ha indagato sulla vicenda, le aziende sarebbero poi state condotte al fallimento, svuotandole dei beni relativi e trasferendo il denaro all'estero.

Per questo i finanzieri hanno ottenuto l'emanazione da parte dell'autorità giudiziaria milanese di quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti imprenditori, accusati della presunta frode allo Stato.

Eseguito anche il sequestro cautelativo di beni per sette milioni di euro.