Continua a crescere l'angoscia per il rapimento di due italiani nella città di Ghat, in Libia.
Sino ad ora nessuna organizzazione terroristica o criminale ha rivendicato il sequestro di Bruno Cacace e Danilo Calonego, facendo crescere i sospetti che questa azione sia stata compiuta da comuni criminali. Con i due italiani è stato rapito anche un cittadino canadese. Tutti e tre lavorano per la Con.I.Cos, società di Mondovì, in provincia di Cuneo, che si sta occupando della manutenzione dell’aeroporto di Ghat, città sotto il controllo del governo di unità nazionale di Tripoli, riconosciuto anche a livello internazionale.
I tre erano stati prelevati ieri da un gruppo di uomini che si trovavano a bordo di due auto. Secondo i portali libici Libya Observer e Alwasat, “non sarebbero stati sequestrati da gruppi che hanno legami con Al Qaeda, ma da un piccolo gruppo di criminali comuni”. Una notizia confermata anche dal sindaco di Ghat, che parla di “un piccolo gruppo di fuorilegge senza alcun legame con Al Qaeda”.
Il rapimento è gestito direttamente dalla Farnesina, nel massimo riserbo.
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