Un anno intenso quello che si sta concludendo per la Polizia ferroviaria.
Un resoconto che ha evidenziato un lavoro straordinario degli operatori di Polizia che ogni giorno hanno garantito la sicurezza sui treni e nelle stazioni.
Sono state circa 2 milioni e mezzo le persone controllate in questi 12 mesi, 751 arrestate mentre 9.493 sono state le persone indagate.
Durante l’anno, sono state impiegate oltre 200 mila pattuglie nelle stazioni e quasi 25 mila a bordo dei treni: presenziati complessivamente più di 51 mila convogli ferroviari.
Predisposti 12.488 servizi antiborseggio sia negli scali ferroviari che nei convogli e, nell’arco dell’anno, 187 sono stati i ricercati arrestati.
Ci sono stati anche numerosi sequestri di armi, precisamente 230 tra armi da fuoco da taglio e improprie. Anche sul fronte della droga ci sono stati consistenti sequestri: 4 chili di cocaina, 2,5 chili di eroina e oltre 62 chili di hashish.
La riduzione delle presenze negli scali ferroviari, legata anche alle misure anti-covid, ha determinato un calo generalizzato dei principali reati che si verificano nelle stazioni e sui treni. In particolare, i furti hanno fatto registrare un calo del 60% rispetto allo scorso anno: da 4.572 del 2019 a 1.831 casi di quest’anno.
Sul fronte delle persone scomparse la Polizia ferroviaria ha rintracciato, nel corso dell’anno, 850 persone di cui 505 minori.
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