Il 5 aprile scorso, una pattuglia della Guardia di Finanza di Lecco ha redatto un verbale nei confronti di una parrucchiera di Oggiono per non aver emesso la ricevuta fiscale dopo una prestazione di messa in piega effettuatagli da una sua collaboratrice.
A seguito del normale controllo e revisione delle attività di servizio effettuate, prassi che contraddistingue il Corpo in un rapporto di cooperazione e trasparenza con il contribuente, il Comandante del Reparto ha revisionato il verbale e, oggi, dopo aver convocato la parrucchiera, ha proceduto ad annullare il processo verbale di constatazione in autotutela per una inesatta interpretazione della norma tributaria da parte della pattuglia delle fiamme gialle.
Infatti, da una valutazione più approfondita della vicenda, è emerso che, pur trattandosi di un caso di autoconsumo, la prestazione resa alla parrucchiera dalla sua assistente, di valore inferiore a 50 euro, per uso personale e senza il pagamento del corrispettivo, avrebbe dovuto essere considerata esclusa dall’IVA e, quindi, anche dall’obbligo del rilascio della ricevuta fiscale.
La vicenda era balzata all'attenzione della cronaca nazionale, suscitando sconcerto tra i commercianti e la gente comune. Ora il passo indietro del comando della Guardia di Finanza di Lecco.
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