Due rom di 33 e 32 anni, entrambi residenti in un campo nomadi di Milano e con precedenti penali, sono stati arrestati dai Carabinieri di Lodi Vecchio, perché ritenuti responsabili di tentato furto aggravato in una abitazione.
I Carabinieri, allertati dalla sirena di allarme proveniente da un’abitazione, hanno sorpreso i due ladri che stavano per uscire da una porta sul retro della casa. I malviventi, alla vista dei militari sono rientrati nell’appartamento e, per sottrarsi alla fuga, si sono lanciati da una finestra del primo piano, per tentare poi di dileguarsi nella campagna.
Sono stati però bloccati dopo breve inseguimento a piedi. I due sono stati trovati in possesso di chiavi e grimaldelli alterati, gli “attrezzi” tipici del lavoro dei topi d’appartamento. La refurtiva, composta da argenteria e monili in oro è già stata restituita al proprietario di casa informato dai Carabinieri.
I due, dopo la caduta hanno riportato fratture alle gambe, giudicate guaribili in 30 giorni, per cui sono stati ricoverati all’Ospedale Maggiore di Lodi, piantonati dai Carabinieri fino all’udienza di questa mattina in Tribunale a Lodi.
I giudici hanno convalidato l’operato dei militari, sottoponendo i due agli arresti domiciliari presso il nosocomio dove sono ricoverati, in attesa di intervento chirurgico.
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