Nove persone, liberi professionisti, operai e padri di famiglia, sono state arrestate per prostituzione minorile tra Milano e Pavia.
Sono tutti italiani e gli investigatori li hanno definiti tutti "benestanti". Due di loro sono stati portati in carcere, altri sono ai domiciliari, mentre una persona è fuggita in un altro stato europeo.
Le indagini, seguite dalla Sezione telematica del Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Milano, sono iniziate circa un anno fa, quando durante un controllo del territorio, a Lainate i militari hanno seguito un uomo, che si era appartato in auto con un ragazzino di dodici anni. I controlli successivi hanno accertato che tra i due non c'era nessun tipo di legame di parentela, né di amicizia, ma si erano conosciuti attraverso chat online.
Da lì è iniziata una indagine che ha portato agli arresti di oggi.
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