Nell’ambito dei servizi predisposti dalla Polizia di Stato finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e della criminalità diffusa, operatori della Squadra Mobile di Varese hanno tratto in arresto C. A., cittadino di origini albanesi di 48 anni, poiché colto nella flagranza del reato di detenzione illecita ai fini di spaccio di cocaina.
Agli agenti in “borghese”, nel pattugliare la zona delle stazioni ferroviarie di Varese, non è sfuggito un soggetto, a loro ben noto, che, al volante della propria auto, si aggirava con fare sospetto nelle vie del centro. È partito subito il pedinamento. L’intuizione si è rivelata vincente, in quanto l’uomo, giunto in una zona poco illuminata di via Tonale fermava il veicolo. Il personale appostato vedeva che il soggetto era intento a occultare due oggetti.
A questo punto, senza esitare, i poliziotti lo hanno bloccato, scoprendo che all’interno di due calzini neri arrotolati erano custodite, complessivamente, 16 dosi singolarmente confezionate di cocaina, per un peso totale di oltre 10 grammi. A questo punto, A.C. è stato accompagnato presso la sua abitazione, ben nota dagli operatori, dove è stata rinvenuta l’attrezzatura idonea al confezionamento delle dosi, ovvero bilancini, buste in plastica tagliate a quadrati, nonché il provento dell’attività di spaccio pari, a 2600 euro. Il tutto veniva sequestrato, per sottoporlo al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
L’arrestato era stato nel passato coinvolto nell’operazione “Pollicino”, chiamata così proprio per la tecnica di disseminare le dosi di sostanze stupefacenti, seppellendole nei giardini pubblici o altri nascondigli posti sulla pubblica via. Rispetto alla precedente attività di spaccio, la novità riguarda il tipo di stupefacente, non più marijuana ma cocaina.
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