Assegnati dalla Regione Lombardia i tradizionali premi 'Rosa Camuna'.
I riconoscimenti - con qualche polemica - sono andati ad imprenditori, uomini di cultura e società sportive.
Per la provincia di Bergamo, il premio è stato assegnato al regista Ermanno Olmi e all'associazione Paolo Belli che si occupa di lotta alle leucemie; menzione speciale a don Attilio e don Giovanni Sarzilla, per aver donato la loro vita al servizio delle comunità della bergamasca.
Per la provincia di Cremona il riconoscimento è andato a Claudio Ceravolo, per l'impegno professionale e umano prestato come medico chirurgo in zone di conflitto, in Zaire, Ciad e Somalia, al servizio di Cooperazione Internazionale, Organizzazione Non Governativa di cui oggi è Presidente; menzione speciale per Umberto Cabini, per le capacità imprenditoriali e l'impegno profuso alla Presidenza delle principali Istituzioni e Associazioni rappresentative dell'industria cremonese.
Per la provincia di Lodi il premio è stato assegnato a Franco Bergamaschi, per aver fondato e portato al successo 'L'Erbolario', azienda leader nel settore della cosmesi, con prodotti di derivazione squisitamente vegetale, rispettosi degli animali e dell'ambiente, di altissima qualità ma accessibili e 100% made in Italy; menzione speciale per la società Fiap, realtà industriale di successo da oltre cinquant'anni, ha saputo mantenere livelli di sviluppo costanti, investendo su processi produttivi all'avanguardia, crescita del personale e Circular Economy, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale.
Per la provincia di Pavia il riconoscimento è andato a Remo Danovi, per il costante lavoro e impegno per la crescita della professione forense, per i suoi approfonditi studi sulla deontologia professionale che sono testi di riferimento in molti Paesi europei; menzione speciale per Fabiano Giorgi, per aver dedicato lavoro e impegno alla produzione dei vini di alta qualità, ottenendo prestigiosi riconoscimenti internazionali.
Per la provincia di Varese il premio è stato assegnato a Gigi Riva, indimenticanto campione del calcio italiano, e all'Aias di Busto Arsizio, associazione che offre da oltre cinquant'anni percorsi di riabilitazione neurologica e psichiatrica dell'età evolutiva, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie.
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