Il Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Milano ha condotto un'attività di indagine nell'ambito dell'erogazione dell'Assegno Sociale da parte dell'INPS coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano.
L'operazione, avviata nello scorso mese di novembre ha consentito di individuare numerose presunte indebite percezioni dell'Assegno Sociale tra i beneficiari dell’emolumento residenti nell’ambito del Comune di Milano.
Con una popolazione di percettori dell'Assegno Sociale pari a 8.956 nel Comune meneghino, sono state esaminate oltre 600 posizioni di percettori di origine straniera, che presentavano diverse anomalie.
Nei casi sospetti i Carabinieri hanno effettuato anche verifiche direttamente sul luogo di residenza, presso gli studi dei medici di base anche attivando i canali di cooperazione internazionale di Interpol per la localizzazione all’estero dei soggetti interessati ovvero per l’accertamento dell’avvenuto decesso.
I risultati di una prima fase dell'indagine sono stati significativi: sei persone deferite in stato di libertà, tre per presunta indebita percezione di erogazioni pubbliche in quanto trasferitisi definitivamente all’estero, due per aver omesso di comunicare all’Ente previdenziale il decesso di un genitore destinatario dell’assegno sociale appropriandosi indebitamente delle somme erogate e una per supposta truffa aggravata per aver omesso di comunicare il decesso di entrambi i suoi genitori beneficiari delle prestazioni assistenziali percependo illecitamente sin dal 2015 un complessivo di euro 160.000.
A carico dei sopraindicati sono stati eseguiti decreti di perquisizione nonché di sequestro preventivo delle somme di denaro indebitamente erogate dall’INPS.
Inoltre tre persone sono state segnalate all’INPS perché hanno trascorso all’estero un periodo superiore a quello consentito (29 giorni), mentre nove poiché trasferitisi all’estero (due sono anche deceduti) ma non hanno mai prelevato dai conti il denaro accreditatogli e pertanto l’Ente previdenziale sta provvedendo al recupero di 341.548 euro.
Complessivamente, il danno alle casse dello Stato ammonterebbe a circa 800.000 euro di cui grazie all’intervento dei Carabinieri sono stati già recuperati ben 457.000 euro.
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