A Milano nel mese di febbraio sono 32.340 i contratti per l’ingresso nelle imprese, il 47% del totale lombardo che è di 68.700 e il 10% di quello italiano (320.420).
A Monza e Brianza sono stati 4.290, a Lodi 910.
Emerge da un’elaborazione sull’ultimo mese disponibile di febbraio 2020, della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Sistema Informativo Excelsior, con gli ingressi programmati dalle imprese realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL, e su dati registro delle imprese.
Milano prima in Italia per numero di entrate precede Roma che ne conta 28.820, Torino con 14.450 e Napoli con 13.250. Vengono poi Brescia (8.370), Bari (7.460) e Firenze (7.030).
A Monza e Brianza, per una quota pari al 31% interessano giovani con meno di 30 anni; il 24% destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore alla media nazionale (20%); in 39 casi su 100 le imprese hanno difficoltà a trovare i profili desiderati; circa 4.290 le entrate; nella regione 68.700 e complessivamente in Italia circa 320.000; nel 40% dei casi entrate stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 60% a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita); si concentrano per il 70% nel settore dei servizi e per il 61% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; per una quota pari al 68% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore; le imprese che assumono sono pari al 14% del totale
A Lodi, per una quota pari al 35% interessano giovani con meno di 30 anni; di cui: il 17% destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (20%); in 32 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati; programmate circa 910 entrate; nella regione 68.700 e complessivamente in Italia circa 320.000; nel 38% dei casi le entrate sono stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 62% a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita); le entrate si concentrano per il 66% nel settore dei servizi e per il 59% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; per una quota pari al 63% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore; le imprese che assumono sono pari al 15% del totale.
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