La Polizia Stradale di Guardamiglio ha rintracciato e arrestato un kosovaro colpito da mandato d’arresto europeo richiesto dalla Germania in quanto appartenente ad una pericolosa associazione criminale dedita a commettere reati contro il patrimonio in vari Stati europei.

L’arrestato D.A. 30enne, con domicilio ad Ospedaletto Lodigiano, è stato fermato a bordo di una SAAB condotta da L.L., cittadino della Repubblica Slovacca.

Tutto inizia intorno alle 9,10 della mattina di domenica, quando una pattuglia, durante una perlustrazione all’interno dell’area di servizio Somaglia Ovest dell’A1, nota una SAAB rossa parcheggiata di fronte all’Autogrill. Il veicolo era noto alle pattuglie in quanto segnalato nei giorni precedenti per aver perpetrato sempre all’interno dell’area di servizio Somaglia ovest un furto. Verso le 9,25 escono dal locale due uomini che risalgono a bordo della vettura e abbandonano l’area di servizio. A questo punto la polizia ha iniziato il pedinamento non escludendo che i due soggetti fossero intenzionati a raggiungere l’area di servizio Arda. Ma l’auto non si ferma e pertanto viene intercettata e controllata nella piazzola di sosta dell’A1, territorio del comune di Fidenza (PR). Gli occupanti hanno riferito di essere diretti al Fidenza Village. Il conducente, L. L. della Repubblica Slovacca è risultato privo di pregiudizi di Polizia, mentre il passeggero, D.A., aveva precedenti per possesso di documenti falsi e reati contro il patrimonio, con numerosi alias e con a carico un rintraccio per l’esecuzione di un mandato d’arresto europeo richiesto dalla Germania.

L’uomo è stato quindi arrestato e condotto nel carcere di Piacenza. La perquisizione dei due soggetti estesa al veicolo ha permesso di rinvenire un dispositivo elettronico (Jammer) composto da telecomando dotato di due antenne e pulsante di accensione e alimentatore per accendisigari modificato per inibire il segnale dei telecomandi di chiusura elettronica dei veicoli, usato per perpetrare i furti sulle autovetture degli utenti.

Perciò entrambi, sia il conducente che l’arrestato, sono stati inoltre denunciati in concorso per il possesso delle suddette apparecchiature e strumenti inibitori.