“Subito un chiarimento da parte del Governo agli agenti di Polizia penitenziaria in merito allo svolgimento dei colloqui detenuti familiari in carcere”.
Lo sostiene l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, a seguito alla denuncia del Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Attendiamo un chiarimento urgente – sottolinea l’assessore – ad oggi non presente nelle Faq relative all’ultimo Dpcm, per evitare il ripetersi di quanto successo già a marzo 2020 con le rivolte nelle carceri nate anche con il pretesto di aver permesso i colloqui con i parenti solo da remoto”.
“Nelle Faq – evidenzia De Corato – il Governo spiega che nelle fasce rosse sono vietati gli spostamenti per fare visita alle persone detenute in carcere, ma non fornisce disposizioni riguardo al colloquio in sé. Mi auguro che la richiesta del Sinappe non venga disattesa e che la precisazione possa arrivare al più presto”.
“Non possiamo permetterci ulteriori sommosse – conclude l’assessore De Corato – poiché a farne la spesa sono gli agenti della Penitenziaria”.
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