Autosaloni sotto indagine da parte della Finanza in Brianza e nella Bergamasca.
Sei concessionarie attive nelle due province lombarde avrebbero orchestrato una truffa ai danni di società finanziarie per ottenere vetture da rivendere a prezzi ridotti rispetto a quelli di mercato.
Secondo le Fiamme Gialle di Monza, coordinate dalla Procura locale, ben 110 persone sostanzialmente nullatenenti, scelte appositamente da personaggi di etnia sinti, avrebbero ottenuto finanziamenti per l'acquisto di auto grazie alla presentazione di documenti non veritieri.
Le auto ottenute venivano girate alle sei concessionarie sotto indagine che provvedevano, poi, a rivenderle a prezzi inferiori a quelli praticati abitualmente.
Ovviamente, le rate dei contratti di finanziamento non venivano onorate, ai danni delle società che le avevano sottoscritte.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Monza ha emesso 14 ordinanze di custodia cautelare - fra arresti domiciliari e obblighi di firma - nei confronti delle persone ritenute responsabili, a vario titolo, delle truffe ed il provvedimento di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie per 8 milioni di euro, pari ai profitti illeciti che sarebbero stati così ottenuti.
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