Non si ferma l’avanzata della Popillia japonica in Lombardia.
Tra zone infestate e aree cuscinetto, salgono a 151 i Comuni coinvolti nella lotta contro questo coleottero giapponese che ora minaccia la città di Milano.
Tra i territori in cui si applicano le misure fitosanitarie di contenimento si sono recentemente aggiunti anche quelli di Rho e Settimo Milanese, a pochi chilometri dal capoluogo lombardo.
La Popillia è uno dei parassiti più pericolosi che siano arrivati di recente sui nostri territori: il primo ritrovamento risale all’estate del 2014 nella zona di Turbigo, in provincia di Milano. È in grado di colpire tutte le specie vegetali: dai prati alle piante ornamentali, dagli alberi da frutto ai vigneti. I rischi maggiori li corrono il mais, il pesco, il melo, la vite e la soia.
Attualmente i Comuni in cui è presente questo insetto sono saliti a 37, contro i 5 registrati nel marzo 2015. Quelli che invece rientrano nella cosiddetta zona cuscinetto, che è confinante con quella infestata e nella quale vengono applicate per precauzione le misure di contenimento, sono 114. In totale, quindi, i Comuni coinvolti nella battaglia contro il coleottero sono 151, concentrati soprattutto in provincia di Varese (88) e in provincia di Milano (53). Seguono poi la provincia di Pavia (7) e quella di Como (3).
Per contrastare la sua avanzata il servizio fitosanitario regionale prosegue con il monitoraggio, le operazioni fitosanitarie e la cattura attraverso oltre 3 mila trappole. Ma - a quanto pare - non basta.
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