Il tempo anomalo di questi giorni, con freddo e gelo di notte e caldo eccessivo di giorno, si abbatte sui frutteti e sui campi coltivati in diverse zone della Lombardia, mettendo a rischio frutta e ortaggi, dalla Valtellina al Mantovano.
È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti Lombardia sugli effetti del ritorno di temperature sottozero dopo un inverno caldo, che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura di 1,38 gradi in più nel Nord Italia.
In Valtellina durante la notte e nelle ore più fredde per salvare i meli in fioritura sono entrati in azione gli impianti di irrigazione antibrina che, nebulizzando un sottile velo protettivo di acqua, creano una patina su rami e frutticini che ghiaccia senza soffocare o bruciare la pianta, proteggendola al tempo stesso dal crollo eccessivo delle temperature.
Gelo anche in provincia di Mantova dove si temono gli effetti negativi del brusco calo delle temperature su frutta e ortaggi in pieno campo.
“La colonnina è rimasta sotto lo zero solo per qualche ora – racconta Pier Paolo Morselli, frutticoltore di Ostiglia (Mantova) – Al momento non abbiamo riscontrato danni, ma dovremo aspettare i prossimi giorni per capire se effettivamente la gelata ha lasciato qualche strascico sulle piante”.
Il ritorno del freddo a oltre due settimane dall’inizio della primavera e praticamente alla vigilia di Pasqua si abbatte su una natura in tilt con le coltivazioni ingannate dal clima che si sono risvegliate prima del solito.
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