Due società, una con sede a Ferrara e l'altra a Varese, avrebbero evaso i diritti doganali derivanti dall'importazione dalla Cina di bobine di acciaio inossidabile.
Le indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Ferrara, sviluppate attraverso l’analisi di documentazione sottoposta a sequestro nel corso di perquisizioni (eseguite in diverse città italiane tra le quali, oltre a Ferrara e Varese, Milano e La Spezia) ed attività di intercettazione, avrebbero fatto emergere, nell’ambito di oltre 110 operazioni di importazione di acciaio, falsità nelle dichiarazioni presentate all’Agenzia delle Dogane estense con riferimento all’origine del prodotto.
In particolare i tre responsabili delle due imprese, che risultano indagati per i reati di contrabbando doganale e falsità ideologica, avrebbero falsamente attestato la provenienza coreana dell’acciaio quando in realtà il prodotto risulta di origine cinese.
In questo modo avrebbero 'risparmiato' in tasse doganali 2 milioni e 400 mila euro.
Su richiesta dell’European Pubblic Prosecutor’s Office (EPPO) di Bologna, la Guardia di Finanza di Ferrara ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, emesso dal giudice per le indagini preliminari, per un importo pari a circa 2,4 milioni di euro nei confronti delle due società.
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