Si è tenuta oggi a Lodi una riunione della Cabina di regia istituita in seno al Consiglio territoriale per l’immigrazione tesa a fare il punto della situazione relativamente all’accoglienza degli ucraini e dei servizi scolastici, sanitari e culturali a loro dedicati sul territorio provinciale.
Hanno partecipato alla riunione tutti i principali stakeholders dell’accoglienza: le Forze dell’Ordine, la Provincia, i Comuni che maggiormente ospitano profughi, una rappresentanza delle Associazioni del terzo settore, le Autorità sanitarie, il CPIA e l’Ufficio scolastico provinciale.
Il Prefetto ha introdotto l’incontro illustrando i dati della presenza di ucraini: oltre il 90% dei profughi sul territorio provinciale sono ospitati presso la rete privata e al momento sono presenti in provincia di Lodi circa 300 ospiti.
Il Prefetto ha evidenziato, inoltre, la stretta sinergia e i continui contatti con la Questura, l’Ufficio scolastico, l’ATS e l’ASST per gli aspetti relativi alla registrazione degli stranieri, la frequenza scolastica e l’assistenza sanitaria.
Al riguardo, i primi bambini sono stati accolti presso le scuole del territorio e le strutture sanitarie si stanno adoperando per garantire tutti i servizi di screening sanitario e vaccinale.
Data l’importante presenza di ucraini accolti dalla rete privata, è emersa la necessità di garantire uno stretto raccordo territoriale che possa favorire l’omogeneità dei servizi, la presa in carico dei profughi e un percorso di integrazione, mettendo a fattor comune i diversi contributi degli attori istituzionali e privati.
Su questi specifici aspetti, il Prefetto ha chiesto la collaborazione dei Sindaci e delle loro reti sociali per la governance unitaria ed efficace del fenomeno mediante il coinvolgimento dell’Ufficio di piano e delle Aziende dei servizi sociali che possano svolgere il predetto coordinamento sotto l’egida della Prefettura e del raccordo generale della Cabina di Regia.
Gli enti del terzo settore e i Sindaci hanno espresso apprezzamento per l’opportunità offerta da questo incontro e concordano sulla necessità di un coordinamento stabile per la gestione di tutti gli aspetti connessi all’accoglienza e sulla possibilità di affidarlo alle strutture operative dell’Ufficio di Piano.
“La varietà delle questioni legate all’accoglienza - misure sanitarie, alloggio, accesso all’istruzione, integrazione culturale e apprendimento della lingua, lavoro - coinvolgono tutti i diversi livelli di governo e gli enti del terzo settore e rappresentano la vera sfida per la piena integrazione nel territorio provinciale” commenta il Prefetto, ringraziando i convenuti al termine della riunione.
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