“Solo sul nostro territorio, lungo l’asta del fiume Adda, la mancanza di acqua per irrigare potrebbe causare danni per almeno 500 milioni di euro all’agricoltura, senza considerare l’impatto sull’indotto”.
E’ quanto dichiara Alessandro Rota, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, a chiusura della Festa agricola ospitata a Cassano d’Adda, nel Milanese, dove si incrociano, oltre al fiume che dà nome al comune, anche i canali Muzza, Martesana e Retorto e le rogge Vailata e Rivoltana.
Un sistema irriguo fondamentale per la coltivazione di oltre centomila ettari di territorio, la metà dei quali bagnati dal canale Muzza e circa 25 mila dal Martesana.
“La siccità – continua Alessandro Rota - mette a dura prova la nostra agricoltura. E’ necessaria la collaborazione di tutti per poter garantire l’irrigazione dei campi nelle prossime settimane ed evitare così danni catastrofici”.
Infatti, con l’arrivo dell’anticiclone africano Hannibal in un 2022 segnato da precipitazioni quasi dimezzate è allarme per le semine primaverili di riso, girasole, mais e soia, ma anche per i prati stabili oltre che per le coltivazioni di grano, altri cereali e foraggi seminate in autunno, e per ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere e assicurare la produzione di cibo Made in Italy alle tavole degli italiani in un momento peraltro difficile a causa della guerra in Ucraina e dei rincari.
Il livello idrometrico del fiume Po continua a scendere ed è arrivato a -2,66 metri, dopo aver raggiunto il livello minimo da decenni, mentre la percentuale di riempimento del lago di Como è del 47,1 per cento e quella del lago Maggiore del 38,4%.
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