Si è svolta in Regione Lombardia l’audizione dei commissari delle Associazioni provinciali allevatori lombarde, davanti alla Ottava Commissione Agricoltura, presieduta da Alberto Cavalli. All’incontro hanno partecipato i commissari Davide Bottini, Laura Bua, Claudio Destro, Enrico Leccisi e il presidente dell’Aral (Associazione regionale allevatori lombardi), Fortunato Trezzi.
Dal confronto in Commissione è emersa una situazione caotica. Dopo oltre tre mesi di commissariamento delle Associazioni provinciali, non c’è alcuna chiarezza sul presente e sul futuro di queste strutture che dovrebbero essere a servizio degli allevatori.
Nell’incontro, inoltre, è stato messa ancora in evidenza la grave situazione di dissesto economico in cui versano le Apa e l’Aia, a causa delle gestione dissennata degli ultimi 10 anni, ormai non è più in grado di garantire i servizi minimi per le aziende.
In generale, secondo quanto si legge nel verbale dell’audizione, le risposte dei commissari alle domande poste dai consiglieri regionali non hanno fatto luce sulle tante questioni ancora aperte.
In questo contesto, Confagricoltura Lombardia ribadisce è che è necessaria una completa revisione del sistema allevatoriale, con una riforma della Legge numero 30 del 1991.
“Secondo i dettami europei e nel rispetto delle indicazioni formulate dall’Antitrust – afferma Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia – è necessario liberalizzare l’attività di raccolta e gestione dei dati degli allevamenti; la raccolta dei dati aziendali dovrebbe essere affidata a più soggetti, diversi dagli enti selezionatori. È evidente – conclude Boselli – che il sistema delle Apa è ormai al collasso e il commissariamento non risolverà la situazione, come stiamo vedendo in questi mesi: serve un cambiamento strutturale nell’interesse delle imprese agricole”.
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