Sulla vicenda della carne 'halal' fornita nelle mense delle scuole primarie e secondarie di Lodi, questione sollevata da alcuni consiglieri comunali dei partiti di opposizione all'attuale giunta di centro sinistra, ecco la nota resa pubblica dall'amministrazione comunale sul suo sito istituzionale:
"La presente nota è riferita alla semplice volontà di chiarire alcuni elementi di confusione che potrebbero derivare dalle notizie riguardanti il servizio di mensa scolastica a Lodi, che sono frutto di un grande fraintendimento. Senza alcuna volontà di portare avanti battaglie politiche o ideologiche su questo tema, proviamo a ricostruire la vicenda.
Lo scorso autunno l’Assessorato all’Istruzione è stato contattato dalla comunità islamica, che ha avanzato la richiesta di introdurre la carne halal nel regime alimentare scolastico, ovviamente riservando l’opzione ai bambini che avessero scelto quel tipo di dieta. Dopo aver preso in considerazione la richiesta, ci siamo rivolti direttamente alla ditta che ha in gestione il servizio di refezione scolastica per approfondire il tema.
La prima considerazione è stata di natura economica, in quanto abbiamo stabilito che l’eventuale soddisfazione della richiesta sarebbe stata praticabile solo in assenza di costi aggiuntivi per l’Amministrazione comunale per rispetto del principio di laicità della scuola. Di conseguenza, proprio in termini economici, abbiamo scartato l’ipotesi di inserire nel quadro delle possibilità la carne bovina, scelta che avrebbe procurato spese maggiori rispetto alla fornitura.
Per quanto riguarda invece pollo e tacchino, abbiamo appurato che la società fornitrice di questo tipo di carne per la nostra ditta di refezione già possedeva la relativa certificazione in relazione alla carne fornita. Va tuttavia anche ribadito che il fatto che essa possieda da diversi anni la certificazione halal non inficia in alcun modo le altre sue certificazioni, che ci sono state inviate su nostra richiesta, ovvero quelle che garantiscono la provenienza italiana della carne, il rispetto delle norme igienico-sanitarie e soprattutto la tutela del benessere animale nel processo di macellazione.
Quindi, la deduzione che deriva da questa precisa e fedele ricostruzione dei fatti è la seguente: non è stato “introdotto” nulla, come invece si intende leggendo le notizie di stampa e le dichiarazioni ospitate a commento, ma semplicemente è stata rassicurata la comunità islamica sul fatto che nei giorni in cui agli altri bambini era proposta nell’offerta la carne di pollo e tacchino, quest’ultima era conforme alle indicazioni seguite dalla comunità per poterne usufruire.
E teniamo a ribadire che la stessa procedura non riguarda la carne di manzo, perché in questo caso sarebbe stato necessario cercare un fornitore differente e si è quindi valutato di non accogliere la richiesta, mantenendo nei giorni indicati la sola proposta di menu vegetariano".
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