Da giorni gli investigatori della Polizia di Stato di Mantova avevano attenzionato un appartamento di via Spagnoli, in città, dove risiedeva una donna di 47 anni dell’Est-Europa provvista di regolare permesso di soggiorno.
I sospetti sono nati da un continuo “via vai” di volti sconosciuti da quell’appartamento. Dai rilievi effettuati si è appurato che altri due coinquilini, anche loro originari dell’Est Europa, vivevano insieme alla quarantasettenne.
Convocati in questura, uno di loro ha esibito un passaporto ucraino, poi risultato falso. Da lì l’approfondimento d’indagine con un controllo anche all’interno dell’abitazione, nella quale è stata trovata refurtiva per decine di migliaia di euro e attrezzatura varia da fare invidia a carpentieri, muratori e fabbri
Sono dunque scattati i provvedimenti: un arresto e un fermo di polizia giudiziaria per ricettazione per i due uomini di 51 e 37 anni, entrambi georgiani, oltre alla denuncia nei confronti della donna per favoreggiamento.
In casa sono stati trovati orologi di marca (Cartier, Rolex, Zenith, alcuni con le iniziali incise), denaro (3.200 euro), anelli, bracciali, orecchini, cellulari, I-Pad e scarpe di lusso, ma anche guanti, una carotatrice di grandi dimensioni praticare fori in muri e porte metalliche, una fiamma ossidrica, un martello a percussione, cannelli da taglio con smerigliatrici, maxi chiavi inglesi, tronchesini, strumenti per verificare la caratura dei diamanti e reagenti per capire se un oggetto è d’oro.
E’ in corso un’attività mirata ad individuare i derubati residenti fuori dai confini mantovani.
Per le verifiche dei documenti mostrati da uno degli arrestati è stata chiesta la collaborazione anche di alcune ambasciate italiane in Paesi dell’Est europeo.
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