Era stata condannata a cinque anni di carcere, ma aveva fatto perdere le sue tracce.
Su indicazioni dei Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, la Polizia dell’Oxfordshire, ha arrestato una latitante 53enne, torinese. La donna era ricercata in Italia per una condanna a 5 anni di reclusione, emessa dalla Corte d’Appello di Milano per appropriazione indebita, truffa, danneggiamento di sistemi informatici e calunnia.
La cattura è il risultato finale dell’attività condotta dai militari della “Catturandi” del Nucleo Investigativo del capoluogo lombardo che l’hanno localizzata a Bicester, piccolo centro a nord di Londra, dove la stessa viveva con i figli in maniera del tutto anonima, dopo essere fuggita dall’Italia una volta giunta a conoscenza della condanna definitiva inflittale. I Carabinieri, avvalendosi dei consueti canali internazionali – INTERPOL e Divisione SI.Re.Ne. - hanno ottenuto l’internazionalizzazione delle ricerche in area Schengen, unitamente anche ad un raccordo diplomatico.
La figura della ricercata era emersa nel biennio 2008/2009 quando si era indebitamente appropriata di circa 20mila euro a danno della ditta per cui lavorava, distruggendo volontariamente ogni prova delle sue condotte. Ciò che tuttavia risalta nel suo cursus criminale è la condanna per calunnia inflittale dalla Corte d’Appello di Milano, in quanto riconosciuta autrice di una simulazione di violenza sessuale, inscenata nel 2009, ascritta al suo datore di lavoro, allarmato dagli ammanchi di contante dalle casse della società.
Una volta giunta in Inghilterra, la tendenza della donna a delinquere era proseguita, con una serie di truffe perpetrate via internet, mettendo in vendita oggetti elettronici che in realtà, una volta pagati, non venivano recapitati agli acquirenti.
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