C’è anche un arresto di spicco dopo i controlli di questa mattina, svolti dai carabinieri di Treviglio, in seguito alla maxi operazione di questa stamattina a Zingonia.
I militari dell’Arma hanno infatti rintracciato, tra i tanti fermati, un marocchino 37enne, su cui pendeva un provvedimento di cattura emesso dall’Autorità Giudiziaria marocchina per i reati di associazione a delinquere, violenza sessuale, rapina a mano armata e sequestro di persona, con la pena dell’ergastolo.
L’uomo, nel 2012, insieme ad altri due complici, sequestrò in Marocco tre giovani ragazze, di cui due minorenni, violentandole a turno nei pressi di un cimitero. Una delle tre ragazze all’epoca era incinta e in seguito alle violenze subite purtroppo abortì. Fu un caso di violenza inaudita. Una vicenda da “Arancia Meccanica”, dove i tre aguzzini, sotto la minaccia di coltelli, derubarono le giovani di tutti gli oggetti d’oro che avevano in quel momento con loro, del denaro contante e del cellulare.
Dopo il provvedimento della Corte d’Appello di Fes (Marocco), Mostafa El Hassouny, questo il nome del ricercato internazionale, fece perdere le proprie tracce, sino alla sua cattura, oggi, in uno dei “palazzoni” Athena di Zingonia da parte degli investigatori della Compagnia di Treviglio.
Le Autorità del Marocco hanno comunicato ai carabinieri, tramite l’Interpol di Roma, che si tratta di un personaggio di significativo spessore criminale.
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