Consueto convegno annuale dell’U.N.C.I., l'Associazione Nazionale dei Cavalieri d’Italia, della provincia di Lodi, allo scopo di presentare, dopo gli opportuni aggiornamenti sulle attività svolte lo scorso anno, i prossimi programmi di intervento umanitario e solidale che costituiscono la fisionomia fondante del sodalizio .
L’incontro si è aperto con la celebrazione della messa officiata, nella suggestiva cornice della chiesa di San Francesco, dal rettore dell’omonimo collegio, Padre Giovanni Giovenzana, alla presenza, oltre che di numerosi soci, delle massime autorità del territorio: il prefetto Patrizia Palmisani, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Vittorio Carrara, il rappresentante della Polizia di Stato e ancora il Presidente Nazionale U.N.C.I. Marcello Annoni, la Presidente Nazionale della sezione femminile Tina Mazza e il presidente provinciale Silverio Gori.
Una cerimonia particolarmente commovente perché Padre Giovenzana, commentando l’episodio evangelico dei nove lebbrosi ingrati e dell’unico riconoscente per la guarigione, ha suscitato riflessioni profonde sulla qualità e la forza della fede, come stimolo e strumento per arginare, se non guarire i problemi del mondo, rafforzando, in questo modo, le convinzioni che costituiscono lo spirito del cavalierato.
In seguito, i partecipanti si sono ritrovati al Ristorante “Isola Caprera” dove si è tenuto il convegno vero e proprio.
Gori nel suo intervento ha relazionato sulle diverse attività svolte nel territorio, sottolineando con particolare attenzione le celebrazioni assai “partecipate” con cui ci si impegna a commemorare la Festa del 2 Giugno in onore della Repubblica e rinverdendo le finalità dell’associazione: l’amicizia, la solidarietà, rendere gli insigniti esempio di probità e correttezza civile e morale.
Infine, tra la commozione generale ha ricordato il socio Alfredo Brusoni, recentemente scomparso, quale primo iscritto, ventidue anni fa, alla fondazione del sodalizio lodigiano, prezioso collaboratore, sempre attento e sensibile alle esigenze del territorio.
Il presidente nazionale Annoni, nel suo incisivo intervento, dopo essersi complimentato con la sezione provinciale per il lavoro svolto, ha rammentato che l’essere cavalieri rappresenta una grande responsabilità di intenti; a questo scopo l’UNCI Nazionale è impegnata a raccogliere fondi per acquistare una casa mobile per una famiglia gravemente colpita dal recente sisma nelle Marche .
Sono stati elogiati, pur nella più recente nascita della sezione femminile dell’UNCI l’impegno e la partecipazione di tale componente da parte della Presidente Tina Mazza, da tre anni riconfermata in tale impegnativo ruolo.
Infine Lucio Tabini presidente della Sezione Provinciale di Milano ha chiuso con grande cordialità e sensibilità gli interventi.
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