Sono stati aggiudicati all’impresa Infratech Consorzio stabile S.C.A.R.L. di Milano i lavori per il completamento delle opere di difesa della città di Lodi in sponda destra per contenere le piene dell’Adda.
Il quadro economico complessivo dell’intervento ammonta a 1.615.000 euro, finanziati nel 2019 con risorse messe a disposizione dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) destinate a interventi per il contrasto del dissesto idrogeologico.
L’avvio dei lavori è previsto entro l’autunno 2020 e la conclusione avverrà nel corso del 2021.
Il progetto definitivo-esecutivo, affidato allo Studio Hydra S.r.l. di Assago (MI) e approvato con Delibera di Giunta comunale n.8 del 3.02.2020, definisce le opere di difesa necessarie a chiudere tutti i “varchi” esistenti nel rilevato stradale della Tangenziale Est di Lodi, costituiti da due fornici stradali e da cinque attraversamenti di corsi d’acqua, in modo da impedire che, in occasione dei massimi eventi di piena, si verifichi il rigurgito delle acque del fiume Adda attraverso tali varchi, provocando l’allagamento delle zone poste a monte, e a consentire lo scarico meccanico con impianto di sollevamento in zona esondabile delle acque provenienti dai reticoli idrografici di monte facenti capo alle rogge Molina e Sandona. Un sistema molto simile a quello già eseguito recentemente per il Cavo Roggione, a monte del Ponte, lungo la sponda destra del fiume.
Entrando nel dettaglio le opere previste sono:
• una chiavica sulla Roggia Molina, in aderenza al lato Ovest del rilevato della Tangenziale Est, che sarà costituito da una paratoia di chiusura e da un impianto idrovoro, in grado di sollevare e convogliare in pressione, a valle della paratoia, le acque provenienti da monte;
• le opere di predisposizione all’installazione di panconature modulari, in corrispondenza dei due esistenti fornici di sottopasso stradale della Tangenziale Est, che dovranno essere montate in occasione degli allarmi di piena imminente dalle squadre di Protezione civile;
• cinque paratoie di chiusura dei tre rami vallivi della roggia Sandona e di due canali colatori;
• la rifunzionalizzazione dell’esistente paratoia in corrispondenza dell’imbocco del canale di collegamento tra il ramo della roggia Sandona e la roggia Molinetta.
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