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CHIRURGIA COMPLESSA DELL’OCCHIO

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Mercoledì 01 Settembre 2021

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L’Unità Operativa Complessa di Oculistica dell’ASST di Lodi si è dotata recentemente di una nuova strumentazione tecnologica all’avanguardia che consente all’équipe diretta dal dottor Massimo De Micheli di eseguire interventi di chirurgia complessa dell’occhio sempre più sicuri, accurati e precisi.

«Siamo il primo centro della Lombardia ad aver acquisito un microscopio 3D Zeiss che consente al chirurgo oculista di lavorare su immagini più grandi e definite grazie all’elaborazione digitale tridimensionale. Il nuovo sistema consente di visualizzare la retina in maniera molto più approfondita, con ingrandimenti superiori e con un’illuminazione migliore rispetto alle strutture microscopiche tradizionali. A beneficiarne sono diversi ambiti della chirurgia oculistica e in particolare la chirurgia vitreoretinica che interviene a curare patologie importanti come il distacco della retina, il foro maculare e diversi tipi di maculopatie», spiega Massimo De Micheli, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica dell’ASST di Lodi.

Le sale operatorie dedicate all’oculistica attualmente sono due (una destinata agli interventi di cataratta e l’altra alla chirurgia complessa, ovvero chirurgia vitreo-retinica, chirurgia del glaucoma e trapianti di cornea) e sono collocate all’interno dell’Ospedale Civico di Codogno. È prevista in autunno l’apertura di una terza sala all’Ospedale Maggiore di Lodi. 

Grazie anche alla nuova strumentazione tecnologica e all’ampliamento delle sale a disposizione dell’utenza, le prestazioni chirurgiche oculistiche erogate dall’ASST di Lodi hanno registrato un forte incremento dall’inizio dell’anno permettendo il recupero delle sedute sospese nel 2020 e il dimezzamento dei tempi di attesa: gli interventi di cataratta, che erano stati 2.400 nel 2019, sfioreranno quota 3.000 alla fine del 2021, mentre  gli interventi sulla retina (200 nel 2019 e nel 2020) quest’anno saranno oltre 300.

«Abbiamo inoltre avviato una collaborazione con la Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia che ha individuato la nostra azienda come punto di riferimento extra-territoriale per la chirurgia complessa dell’occhio: l’accordo prevede, da un lato, l’invio presso le nostre strutture dei loro pazienti che richiedono interventi urgenti e, dall’altro, la presenza della nostra équipe a Pavia una volta a settimana per eseguire gli interventi in elezione. Ma rappresentiamo un punto di riferimento anche per i pazienti che provengono dal Milanese, dal Cremonese e dal Piacentino», conclude De Micheli, che dirige un’équipe composta da 8 medici, 8 infermieri e 3 ortottisti destinata a crescere nei prossimi mesi.

 

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