Stefano Piatti, titolare dell’azienda agricola San Giuda di Rozzano, nel Milanese, è uno dei vincitori nazionali dell’Oscar Green, il premio all’innovazione giovane in agricoltura promosso da Coldiretti Giovani Impresa.
I riconoscimenti sono stati assegnati a Roma in occasione del salone della creatività Made in Italy della “Generazione in campo”, che crea occupazione, salva il clima e l’ambiente e garantisce cibo, servizi ed energia al Paese.
Erano presenti, fra gli altri, il presidente nazionale Coldiretti Ettore Prandini e la delegata nazionale dei giovani Coldiretti Veronica Barbati con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi.
A rappresentare la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza il delegato interprovinciale dei giovani Davide Nava e il direttore Umberto Bertolasi.
Stefano Piatti, l’avvocato contadino che recupera detenuti e fragili si è aggiudicato il primo premio nella categoria “Coltiviamo solidarietà”. Stefano, dopo aver approfondito nel percorso di tesi della facoltà di Giurisprudenza lo studio di un’esperienza innovativa di gestione penitenziaria in Brasile, ha deciso di tornare a Rozzano, di cambiare vita e di offrire un’opportunità ai ragazzi svantaggiati di casa propria.
Appena fuori Milano Piatti ha avviato un’impresa agricola nella quale alleva bovini da carne e galline ovaiole, coltiva cereali e ortofrutta e vende direttamente le sue eccellenze a chilometro zero nello spaccio aziendale e nei mercati di Campagna Amica.
La terra è la premessa e lo strumento per una scommessa delle più incredibili: ottenere l’eccellenza di un prodotto, coinvolgendo persone in condizione di detenzione, ma anche soggetti con disagi psichici o ex tossicodipendenti e ragazze madri, che hanno l’occasione di riscattarsi e di integrarsi attraverso il lavoro. La fattoria alle porte di Milano si chiama San Giuda ‘per i miracoli impossibili’, un nome che è un programma riuscito. Soprattutto si coltivano opportunità, perché altre aziende vanno lì a fare scouting di collaboratori affidabili.
“Ringrazio Coldiretti per questo premio – ha dichiarato Stefano Piatti -. Il mio grazie va alla mia famiglia, mia moglie e i miei tre figli, che sono parte di questo progetto ma naturalmente anche a tutti i ragazzi con cui ho avuto il privilegio di lavorare. Ognuno di loro mi ha regalato qualcosa che mi aiuta a fare sempre meglio”.
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