Quattro sono stati gli anni di attività controllati dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Brescia ed ingente è stata l’evasione fiscale riscontrata nei confronti di una società a responsabilità limitata con sede operativa a Torbole Casaglia operante nel settore del commercio all’ingrosso di metalli.
I finanzieri, in un mese di serrata indagine ed analisi di documentazione contabile e fiscale, hanno individuato il meccanismo di frode: l’azienda acquistava in “nero” la merce mentre la contabilità presentava fatture d’acquisto emesse da una società “cartiera” con sede in Romania.
Sottratti così ad imposizione fiscale ben diciotto milioni di euro, con Iva evasa per sei milioni.
Conseguenza inevitabile della frode è stata l’elevata movimentazione di denaro contante che è servita non solo a regolare i reali rapporti economico-commerciali ma anche a “ricompensare” le condotte illecite di tutti i soggetti coinvolti.
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