Sono stati identificati ed assicurati alla giustizia i rapinatori italiani che colpivano principalmente in Svizzera.

C.E. classe ’74 residente in provincia di Varese e F.M. classe ’68, sono ritenuti gli autori della tentata rapina a mano armata, del 5 dicembre, ai danni dell’istituto di credito “Raffeisen” di Molinazzo di Monteggio (Svizzera). 

I malviventi individuati sono gli stessi che hanno portato a segno due ulteriori rapine a mano armata: il 20 dicembre a Novazzano (Svizzera) ai danni di un distributore di carburante “Piccadilly” che ha fruttato loro la somma di circa 8.000 euro e 11 gennaio di quest'anno, questa volta in territorio austriaco, ai danni di un istituto di credito nella città di Innsbruck, asportando la ragguardevole somma di 30.000 euro.

L’immediata attività di indagine compiuta dagli uomini della Polizia di Frontiera di Luino, ha permesso, già poche ore dopo il primo colpo, di ritrovare l’auto utilizzata per la rapina, di individuare ed identificare gli autori.

Il proficuo scambio di informazioni tra la Polizia di Luino, la Squadra Mobile di Bolzano e la Polizia Austriaca ha consentito di stabilire che si trattasse ancora una volta degli stessi soggetti.

Con l’avvio delle operazioni tecniche di intercettazione da parte della Polizia di Luino e la contemporanea emissione di un Mandato di Arresto Europeo da parte dell’autorità giudiziaria austriaca ha portato all’individuazione geografica dei due rapinatori i quali, dopo essere transitati dalla  Germania, con l’intento di rientrare in Italia, sono stati arrestati in territorio francese dalla locale Gendarmeria che ha messo fine ai loro crimini.

Al fine di assicurare i due malviventi alla giustizia italiana è stato emesso un ulteriore Mandato di Arresto Europeo nonché ordinanze coercitive di custodia cautelare a carico dei due soggetti che dovranno rispondere per i reati preparatori commessi all’interno del territorio nazionale finalizzati a compiere le rapine all’estero e che attualmente, dopo l’estradizione, sono detenuti in Austria.